In questo Mondiale si è parlato spesso di top player e di giocatori che fanno la differenza: si è parlato di Neymar, quasi impalpabile nella partita d’esordio con la Croazia ma capace di fare due gol nei tre tiri che prova verso la porta avversaria e di trasformare un rigore pesante; di Benzema, anche lui protagonista nel 3-0 contro El Salvador grazie a una doppietta con rigore. Ma anche di Messi, quasi invisibile fino a quando non si è inventato il gol del raddoppio dell’Argentina sulla Bosnia. E mettiamoci anche Balotelli: quasi trova un gol meraviglioso che viene salvato sulla linea e pesca il 2-1 sull’Inghilterra di testa facendo la differenza senza fare casino. Ieri Mueller ha confermato le splendide condizioni già viste con il Bayern Monaco: tre gol e una prestazione completa, a tutto tondo, che può davvero spingere al massimo la Germania. E’ l’autore della prima tripletta di questo Mondiale caratterizzato da molti over.
I top player possono fare la differenza nel bene ma anche nel male: è il caso di Wayne Rooney e di Cristiano Ronaldo: che non fossero in grandi condizioni lo si sapeva. Rooney è stato tenuto in campo quasi a forza, anche fuori posizione contro l’Inghilterra. E quando si è visto che nemmeno calciava le punizioni si è capito che forse l’Inghilterra contro ‘Uruguay farebbe meglio a trovare altre soluzioni in panchina. Quanto al Portogallo, tra rigore e la sciagurata espulsione di Pepe non si può certo buttare la croce addosso a CR7, affondato insieme alla sua squadra nel 4-0 contro la Germania ma forse sarebbe stata cosa intelligente preservarlo per le sfide decisive ormai imminenti.
Stefano Benzi