La sconfitta della Juventus a Napoli aggiunge giusto un po’ di sapore a un finale di campionato nel quale gli undici punti di vantaggio della squadra bianconera (potrebbero diventare 8 mercoledì dopo il recupero tra Roma e Parma), sono una dote più che sufficiente per superare senza incidenti i prossimi ostacoli. Grande merito al Napoli che ha saputo giocare una partita da grande squadra, senza remore e senza accontentarsi, quasi a voler dimostrare che da questo gruppo di giocatori e con Benitez si può costruire un ciclo lungo e vincente e che quest’anno è mancato poco per centrare un secondo turno di Champions League solo sfiorato e un secondo posto lontano anche per distrazioni proprie e non solo per i meriti della Roma. Seedorf, che pure ha i suoi problemi sia nel convincere i giocatori che i dirigenti di poter essere il futuro della panchina rossonera, continua nella sua impresa di concludere dignitosamente un campionato da dimenticare mentre l’Inter continua a fare di tutto per essere bersaglio di critiche a volte gratuite ma più spesso anche puntuali. La vittoria contro il Livorno è stata davvero gettata via in modo puerile.
In coda resta tutto molto contorto e incerto: a decidere, in una gara a chi fa meno nella quale nessuno può dirsi tranquillo, saranno gli scontri diretti a decidere le tre squadre retrocesse anche se il Catania, con la sconfitta di Udine rischia di aver compromesso la sua lunga permanenza in Serie A in modo quasi definitivo.