Di Mondiali ne ho seguiti proprio tanti; il primo ricordo calcistico che ho è la finalissima del ’70 vista a notte fonda tra Italia e Brasile; avevo cinque anni e credo che fosse anche la prima volta che restavo in piedi così tanto a lungo. Così come i ricordi si fanno più lucidi per la finale tra Olanda e Germania del ’74 e per i Mondiali che via via sono seguiti fino a quello di oggi. Da giornalista ne ho vissuti otto, anche se solo tre da inviato. Ormai, purtroppo, il nostro è un mestiere che per motivi di costi ma anche di concorrenza idiota si fa da casa e non sul posto. Come se vedere una cosa con gli occhi degli altri valesse tanto quanto vederla con i propri occhi e raccontarla all’istante. Ma non sarò certo qui ad attaccare un sistema dell’informazione che sta andando a rotoli da anni: insieme all’educazione della gente a recepire, scegliere e dare credibilità a un’informazione corretta ed equidistante.
Brasile-Germania e Olanda-Argentina sono sicuramente due semifinali davvero imprevedibili, forse tra le meno pronosticabili che ci potessero essere: in particolare dopo questo mondiale. Ci saremmo aspettati un Brasile affannato, e con la scimmia di un intero paese di 200 milioni di persone he vuole vincere sulle spalle. Non mi sarei aspettato una Germania comunque in difficoltà nelle fasi a eliminazione diretta; e forse non mi aspettavo né l’Olanda né l’Argentina anche se guardando il bracket tutto sommato sono davvero queste le combinazioni più logiche.
E’ curioso come alla fine, per quanto criticato, il risultato finale dia ragione al dannato ranking Fifa: tre delle quattro semifinaliste sono ai primi cinque posti della classifica mondiale. La Germania, seconda dietro la Spagna, il Brasile terzo e l’Argentina quinta. Manca il Portogallo, che è quarto. E l’Olanda è solo quindicesima, dietro persino all’Italia, solo per via del disastro rimediato nell’ultimo europeo e nonostante il trionfale cammino nelle qualificazioni mondiali. Il che ci porta a pensare che la prossima classifica sarà un terremoto. Con Belgio, Cile, Stati Uniti e Olanda che quasi certamente ci sorpasseranno. Forse anche Francia e Messico; quelle che ci stanno davanti sono comunque andate comunque meglio di noi. Tranne l’Uruguay che per altro ci precedeva di oltre quaranta punti. Non voglio nemmeno mettermi a fare i conti ma se andrà bene saremo quindicesimi: e credo andrà male.