Parma, 19 mar. (LaPresse) – E durata poco più venti minuti l’udienza pre fallimentare per il Parma Calcio. Nel corso dell’udienza, presieduta dal giudice Pietro Rogato, il presidente Giampiero Manenti, da ieri in carcere a San Vittore, non si è presentato e ha fatto arrivare alla Corte una per spiegare che non intendeva partecipare all’udienza che dunque è perfettamente regolare. Gli unici rappresentanti della società erano Osvaldo Riccobene, rappresentate del collegio sindacale, e Mario Preti, direttore amministrativo del club. “Nel corso dell’udienza la Procura della Repubblica hanno insistito per il fallimento è il collegio sindacale non si è opposto”, ha spiegato Riccobene.
Il tribunale si è riservato di decidere e il passaggio successivo sarà la nomina di un curatore fallimentare. Saranno i giudici a decidere quando questo avverrà, ma i tempi, a parere di Riccobene, dovrebbero essere brevi. “Oggi pomeriggio incontrerò i giocatori e spiegherò la situazione – ha aggiunto – come ho già fatto con i dipendenti”. Adesso il collegio dovrà nominare un curatore fallimentare e i tempi, secondo Riccobene, “non dovrebbero essere lunghi”. Quanto alla partita di domenica con il Torino, ha spiegato Riccobene “credo che si potrà giocare anche se i problemi economici rimangono, non solo per la sicurezza ma perfino per il caffè”.
Caos Parma, terminata udienza pre fallimentare: sentenza attesa in giornata
By
Posted on