“Depositeremo dei ricorsi alla Cedu per denunciare le condizioni detentive che Ilaria Salis ci ha raccontato e che abbiamo visto anche di persona nelle udienze con quel sistema barbaro di portare i denenuti in aula”. Lo ha detto l’avvocato Eugenio Losco, legale di Ilaria Salis, la 39enne detenuta a Budapest con l’accusa di lesioni aggravate che sarebbero state commesse nella capitale ungherese il 10 febbraio 2023 contro due hammerskin in occasione delle manifestazioni neonaziste del ‘Giorno dell’onore’.
“La decisione dello scorso 28 marzo delle autorità giudiziarie ungheresi di respingere la richiesta dei domiciliari – ha affermato – è stata già impugnata e siamo in attesa che venga fissato il giudizio d’appello he dovrà decidere se è possibile una modifica della misura e darle i domiciliari”.
In merito, invece, al ‘no’ della Corte d’appello di Milano che ha rigettato la richiesta dell’Ungheria di consegnare alle autorità magiare Gabriele Marchesi, imputato degli stessi reati di Salis, Losco ha risposto: “Abbiamo da una parte l’autorità giudiziaria italiana che dice che non si può trasferire una persona in Ungheria per rischio trattamento umano e degradante parallelametne accettiamo che una nostra cittadina sia in prigione a Budapest”.