Inizia con suspense la corsa del Partito democratico americano per la Casa Bianca. Nei caucus in Iowa, infatti, la macchina elettorale dem si inceppa provocando il ritardo nella diffusione dei dati per incoronare il candidato vittorioso nelle primarie. Ufficialmente si parla di “contraddizioni” nei voti: la conta delle preferenze è così cominciata manualmente con i vertici democratici lesti a negare “intrusioni hacker” nel sistema elettorale. Il risultato slitta così a martedì. Due voci dem però hanno rivendicato la vittoria: sia
Nei caucus repubblicani, invece, facile vittoria per l’attuale presidente americano Donald Trump che ha sconfitto l’ex membro del Congresso Joe Walsh e l’ex governatore del Massachusetts Bill Weld.
L’Iowa ha una minuscola percentuale dei delegati necessari a conquistare la nomination, ma ha un peso in quanto sorta di “culla” delle primarie. Un cattivo risultato nel piccolo Stato del Midwest può comportare la riduzione dei fondi o minor sostegno in altri Stati, così come un buon esito può dare spinta altrove. In passato la vittoria dei caucus in Iowa è stata chiave per la conquista della nomination, dando la prima indicazione della forma che potrà prendere la campagna elettorale. Tra una settimana toccherà allo Stato del New Hampshire esprimersi sulle primarie.