“Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale“. Questo l’allarme lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Belluno dopo aver reso omaggio alle vittime della tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963. “Il rapporto con la natura è fatta di equilibri dell’ecosistema. La civiltà montana ha saluto svilupparsi per millenni in condizioni di vita non facili”, ha aggiunto Mattarella.
Poi, tornando sul Vajont, il capo dello Stato ha sottolineato: “Di fronte a tragedie come quella del Vajont la Repubblica è chiamata, anzitutto, a esprimere il proprio dolore a quanti, vittime e sopravvissuti, ne sono stati colpiti”. “Ma non si può limitare al cordoglio. La Repubblica è, in qualche modo, responsabile di quanto avviene sul suo territorio e quindi ha motivo di scusarsi con chi ha sofferto le conseguenze di disastri di questo genere”. Per Mattarella, tuttavia, “la Repubblica è anche, al contempo, vittima anch’essa delle scelte e dei comportamenti di coloro che hanno concorso al realizzarsi di immani sciagure come quella e io, rappresentando la Repubblica, mi colloco accanto a chi avverte il dolore di quei lutti immani e sono tra coloro che ne conservano la memoria”.