Nave Diciotti è ancora attraccata in porto a Catania. Ma nessuno dei 177 migranti, per ordine di Salvini, può lasciare l’unità della Guardia Costiera italiana. Il Ministro degli Interni chiede assicurazioni alla Ue sulla “redistribuzione” e ricorda che ci sono ancora da distribuire effettivamente i 450 sbarcati a luglio e ospitati nell’hot spot di Pozzallo su cui c’era l’impegno di Francia, Spagna, Germania, Irlanda, Portogallo e Malta. Ma la portavoce di Unhcr in Italia, Carlotta Sami fa notare che siamo di fronte a una grave situazione umanitaria sulla quale non si possono impiantare bracci di ferrro politici: “Le persone a bordo hanno subito abusi, torture, vittime di tratta e traffico di esseri umani. Hanno bisogno urgente di ricevere assistenza e diritto a chiedere asilo. Un diritto fondamentale, non un crimine”.
Salvini – Ma Salvini insiste con le sue “Cronache dall’Europa che non c’è”: “A proposito dei 450 immigrati sbarcati a luglio a Pozzallo – e che dovevano essere ripartiti tra gli altri paesi europei – solo la Francia ha mantenuto l’impegno, accogliendone 47 sui 50 promessi (tre cittadini stranieri sono ricoverati in ospedali e in attesa di trasferimento). La Germania aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. Il Portogallo aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. La Spagna aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero.L’Irlanda aveva accettato di accoglierne 20: ne ha presi zero. Malta aveva accettato di accoglierne 50: ne ha presi zero. Sostanzialmente, tutti cercano di guadagnare tempo. Imponendo all’Italia i costi per i trasferimenti (500 euro a persona). In tutto questo, siamo in attesa di capire se l’Europa – così solerte nel sanzionare e bacchettare il nostro Paese – si degnerà di aprire un’inchiesta nei confronti de La Valletta, dopo i racconti di alcuni immigrati trasportati a Lampedusa e che hanno raccontato di essere stati intercettati dai maltesi, indirizzati e accompagnati verso l’Italia e poi abbandonati in mezzo al mare e in condizioni di pericolo…”.
Gentiloni – E l’ex premier Paolo Gentiloni attacca sul paradosso per cui una nave della Guardi Costiera italiana non può sbarcare i suoi passeggeri in un porto italiano: “Boatpeople. Di barche di migranti costrette a vagare in mare senza approdo ne abbiamo viste tante, dal sud-est asiatico all’Australia. Ma è la prima mondiale di una nave della Guardia Costiera bandita dai porti del proprio paese. #Diciotti”.