Continua ad essere al centro del dibattito politico il decreto Sicurezza. Dopo la lettera inviata al presidente Anci dai sindaci favorevoli al provvedimento, oggi si è tenuto il comitato direttivo dell’Associazione nazionale comuni italiani e lunedì i primi cittadini avranno un incontro a Palazzo Chigi con il premier Conte. Una notizia che ha subito scatenato la reazione di Matteo Salvini: “Fa bene il presidente Conte a incontrare i sindaci. Un caffè non si nega a nessuno, ovviamente il Decreto funziona, non si tocca e rimane così com’è, applicato e apprezzato dal 99% dei sindaci”.
Alle parole del ministro replicano subito i due sindaci più critici nei suoi confronti, Luigi de Magistris e Leoluca Orlando. “Per Salvini il 99% dei sindaci è favorevole a Dl? Non credo sia così, non capisco perché Salvini sia così nervoso e insofferente contro i sindaci, forse il caffè non gli conviene. Meglio una camomilla forse”, dice il primo cittadino di Napoli.
Ancora più duro il commento del collega palermitano: “Le parole di Salvini sono di una inaudita volgarità, disprezza i migranti, i cittadini e anche le istituzioni. Basta leggere Salvini, il suo nervosismo è segno di una mancanza di argomenti. Lascio urlare il ministro Salvini, io comunque cerco un giudice per verificare la costituzionalità della legge sulla sicurezza e su questo vado avanti”.
Cerca di smorzare i toni Giuseppe Sala, che, alla battaglia senza se e senza ma, preferisce il confronto: “Sul dl sicurezza c’è il punto comune di chiedere chiarimenti, sul dl sicurezza ci sono varie sensibilità politiche, l’Anci per fortuna rappresenta un comune sentire. Sarebbe sbagliato un partito dei sindaci contro il governo, un muro contro muro è totalmente sbagliato”, le parole del sindaco di Milano.