Due giovani scialpinisti hanno perso la vita martedì mattina sull’Antelao. Le vittime appartenevano al Soccorso alpino Dolomiti bellunesi. Si tratta di Enrico Frescura, 31 anni da compiere, del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, e Alessandro Marengon, 28 anni, del Soccorso alpino del Centro Cadore, tutti e due di Domegge di Cadore. “Il Soccorso alpino e speleologico Veneto piange i suoi ragazzi e si stringe alle loro famiglie”, si legge in una nota.
Secondo la prima ricostruzione le vittime stavano affrontando la parte conclusiva del Canale Oppel, quando sono scivolate fermandosi alcune centinaia di metri sullo sbocco sottostante. A dare l’allarme, alle 8.30 circa, sono stati altri tre alpinisti che stavano risalendo il canale.
L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha raggiunto il luogo dell’incidente. Le salme, ricomposte e imbarellate, sono state recuperate con il verricello e trasportate fino al carro funebre, che le ha accompagnate alla cella mortuaria di Pieve di Cadore. Sul posto anche il Soccorso alpino di Pieve di Cadore.
Frescura e Maregon sono le ultime due vittime di una serie di incidenti avvenuti tra domenica e lunedì sulle Alpi e per i quali hanno perso la vita altre 10 persone. Nel canton Vallese vicino a Zermatt sei escursionisti, di cui 5 italiani, sono morti e altri 3 sono gravemente feriti. Tra le vittime il comasco Marco Castiglioni, la guida alpina di 59 anni alla testa del gruppo, due coppie altoatesine morte in ospedale e una donna di 52 anni bulgara, morta anche lei in ospedale per ipotermia
Poco distante, più a est, sono stati rinvenuti i cadaveri di due alpinisti svizzeri di 21 e 22 anni, morti probabilmente di spossatezza e di freddo, secondo la polizia. Anche loro erano stati sorpresi dal maltempo, mentre salivano nella regione del Mönch, tra i cantoni Vallese e Berna. Altri due scialpinisti francesi sono morti nella zona di Chamonix, uno sorpreso dal maltempo e l’altro travolto da una valanga. Ancora lunedì, uno sciatore francese di 49 anni è morto dopo in ospedale dopo esser stato travolto da una valanga sul ghiacciato dell’Allalin. Una donna francese della sua stessa età, che era con lui, è sopravvissuta. Un’escursionista russa dispersa nella zona del ghiacciaio del Lys, versante sud del Monte Rosa, è stata trovata morta sotto la Ludwighshoe, a quota 4200 metri, in Valle d’Aosta.