Si salvano Padoan, Gentiloni, Boschi e Madia. Non ce la fanno Minniti e Franceschini, che comunque possono contare su un’altra candidatura, quella al proporzionale. Nei collegi uninominali, però, molti ministri uscenti escono con le ossa rotta.
Dario Franceschini, ministro della Cultura uscente e figura di spicco del Pd, finisce secondo nella sua Ferrara: la vincitrice è infatti Maura Tomasi del centrodestra (39,66%). Franceschini ha raccolto invece il 29,1%. Unica consolazione, forse, è di aver preso più del candidato pentastellato Marco Falciano (24,7%). Il ministro è anche capolista per un collegio plurinominale nella sua regione, quindi siederà comunque nei banchi di Montecitorio. Dovrà guardare al proporzionale anche la responsabile per la Difesa, Roberta Pinotti, si piazza terza nel collegio senatoriale di Genova, con il 27,16%, mentre è primo il Movimento (33,52%) e secondo il centrodestra (29,79%). Situazione simile, anche se ha perso per un soffio (32,03% contro il 32,75% del centrodestra), per la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, candidata al collegio senatoriale di Pisa.
L’uomo della sicurezza del Pd ha registrato una grande débacle. Marco Minniti, ministro dell’Interno, ha avuto la peggio nel collegio uninominale di Pesaro per la Camera. Il capo del Viminale è arrivato terzo con il 27,69%. A scrutinio completato (268 sezioni su 268) vince Andrea Cecconi (nominalmente del Movimento Cinque Stelle), che ha preso il 34,98% dei voti. Seconda, con il 31,53% Anna Meria Renzoni Bezziccheri del centrodestra. L’uomo dei Cinque Stelle è di quelli coinvolti nello scandaldo di ‘rimborsopoli’, che deferito dai probiviri, si è impegnato a lasciare il seggio. Per Minniti, la beffa è davvero atroce: battuto da una sorta di non-candidato.
Cecconi, grande amico di Di Maio e Casaleggio, ha creato dei problemi al Movimento. Sul suo profilo facebook, meno di un mese fa aveva scritto: “Vi comunico che ho già deciso di rinunciare alla mia elezione”. Cecconi ha ammesso un ritardo nelle restituzioni di soldi previste dal M5S, “dovuto a motivi di natura personale, che penso che nessuno possa essere in grado di giudicare, e sui quali non mi dilungo”.
A farcela, invece, sono il premier Paolo Gentiloni (primo nel collegio uninominale di Roma Trionfale con il 42,02, staccondo il centrodestra al 30,8 e il M5s al 16,8%) e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, candidato del Pd alla Camera nel collegio uninominale 12-Siena, ha vinto col 36,17% dei voti. Si piazza in seconda posizione il candidato della Lega Claudio Borghi, responsabile economico del partito, col 32,27% dei voti. Terzo Leonardo Franci, M5S, con 22,39%. Buon risultato anche per il premier Paolo Gentiloni Silveri, che nel collegio uninominale Roma 01 (Trionfale) ha ottenuto il 42,02%. Buon risultato anche per Marianna Madia, responsabile della Pubblica amministrazione e vincitrice del collegio uninominale Roma 02 Montesacro, con il 37,68% (a 188 sezioni scrutinate su 201).
Maria Elena Boschi, sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, vince nel collegio uninominale di Bolzano. E la sottosegretaria uscente ha raccolto il 41,23% dei voti. Gran parte di questi consensi (37.261 in totale) si devono all’Svp (che ne ha portati 22.731, pari al 24,79% del totale). Il Pd ne ha raccolti 11.853, equivalenti al 12,93%. Si classifica seconda la candidata del centrodestra, Michaela Biancofiore, con 22.914 voti (24,99%), seguita da Filomena Nuzzo del M5S con 18.837 voti, pari al 20,55% circa.