“Sono in corso indagini per capire come mai si siano prodotti gli incendi. Non abbiamo trovato dispositivi già consumati, ma dispositivi pronti ad agire. Quindi vuol dire che ci sono stati o che si presume che ci possano essere state attività di carattere doloso”. Queste le parole del ministro degli Interni, Marco Minniti, al termine del vertice in prefettura a Torino sull’emergenza incendi. “Ci sono indagini in corso, l’elemento doloso non è unico ma dominante – ha aggiunto il ministro -. Le forze dell’ordine stanno monitorando: se dovessero ripartire i venti, qualcuno potrebbe avere l’idea di riattivare focolai”.
“Abbiamo un quadro molto impegnativo, e tuttavia oggi possiamo dire che si è significativamente diminuito il numero delle criticità, che sono contenute tra 3 e 4 siti. La situazione complessiva è dunque sotto controllo”.
Sull’emergenza dice la sua anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Questo governo ha introdotto uno strumento nuovo, quello degli ecoreati, che permettono di sanzionare i piromani con una pena detentiva che va oltre i 15 anni. Io chiedo a tutti coloro che sono deputati ad applicare quella pena di farlo con la massima severità”, ha detto Galletti parlando a margine del Climate Innovation Summit a Milano. Quello degli incendi, ha aggiunto, “è un danno al patrimonio naturale: i piromani tolgono il futuro al Paese. Abbiamo messo una norma, applichiamola con la massima severità”. E rispondendo a chi gli ha chiesto se alla base dell’emergenza incendi ci sia anche un problema di controllo del territorio, Galletti ha chiarito che “per presidiare meglio il territorio, in tanti casi abbiamo addirittura mosso l’esercito e continueremo a farlo, anche se il territorio è vasto e ci sono delle difficolta. Su questo c’è la massima determinazione del governo”.