La stima dell’indice di trasmissibilità (Rt) per data inizio sintomi nel periodo dal 12/5 al 25/5, calcolato al 3/6/2020, mostra valori medi al di sotto di 1 in tutte le Regioni. È quanto emerge dal monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 per la settimana tra il 25 e il 31 maggio, comunicato oggi da ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità.
Per quanto riguarda la stima dell’Rt, il rapporto sottolinea che quando il numero di casi è molto piccolo possono verificarsi temporanee oscillazioni con Rt>1 a causa di piccoli focolai locali, senza che questo rappresenti necessariamente un elemento preoccupante.
L’indice Rt più alto registrato nella settimana dal 25 maggio al 31 maggio è stato registrato, senza sorprese, in Lombardia (0,91). Lo si legge nel monitoraggio di Iss-ministero della Salute. Il più basso Rt è invece quello della Basilicata (0), regione senza contagi per l’intera settimana.
In Campania l’indice è a 0,58, uguale a quello del Piemonte e simile a quello del Molise (0,59) e del Veneto (0,61). Più alto l’Rt in Toscana (0,72), Lazio (0,75), in Puglia (0,78).
Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all’epidemia di Covid-19. È questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 per la settimana tra il 25 e il 31 maggio, comunicato oggi da ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità.
Il rapporto sottolinea che, per i tempi tra esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero durante la prima fase di riapertura (tra il 4 e il 18 maggio).
Permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte Regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico.
“La situazione in Italia continua a migliorare, diminuisce il numero di nuovi casi, e dappertutto l’Rt è al di sotto di 1. Naturalmente restano alcune differenze a livello regionale, ma la capacità di risposta è globalmente migliorata”, ha dichiarato Giovanni Rezza, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. “Ci sono alcuni focolai presenti – ha aggiunto – che sono piuttosto piccoli ma che ci dicono che bisogna continuare a mantenere alta la guardia e le misure di distanziamento sociale”.