Dopo lo scontro sulla raccolta firme per la lista +Europa, Piero Fassino prova a tendere la mano ai Radicali per cercare di mantenere in piedi l’ipotesi di un’alleanza con il Pd. “Abbiamo detto più volte alla Bonino che ci impegniamo a fare due cose: scegliere tempestivamente i candidati ai collegi in modo che si possa avviare presto la raccolta delle firme. E ci impegniamo come Pd e con le altre forze della coalizione a concorrere alla raccolta delle firme: 400 per circoscrizione si riescono a raccogliere in pochi giorni. E la Bonino ha una garanzia assoluta: essendo il Pd interessato che Europa sia in coalizione, è ovvio che ci impegneremo al massimo nello sforzo di raccogliere le firme necessarie”, spiega Fassino, in un’intervista a La Stampa.
“Loro non si fidano? Ripeto: la garanzia ce l’hanno nella nostra necessità di averli alleati. Noi faremo di tutto per averli in coalizione. Loro però devono decidere se vogliono allearsi con noi. Andare divisi sarebbe un errore per entrambi. Da soli i radicali rischiano di non avere eletti. E il centrosinistra ne avrebbe un danno. Un regalo gratuito a 5Stelle e alle destre. Essendo tre i principali candidati, in molti collegi la differenza potrebbe essere di pochi punti. Ogni voto può essere decisivo”, conclude l’ex sindaco di Torino.
Un tentativo di allentare le tensioni, dopo che ieri Bonino aveva risposto con forza alle accuse di essere interessata solo alle poltrone. “La risposta ufficiosa, che inizia a trapelare copiosa sui giornali e sulle agenzie di stampa, è che staremmo facendo grane per una questione di ‘posti’: cosa platealmente falsa, visto che il problema che poniamo riguarda i ‘loro’, non i ‘nostri’ candidati uninominali”, aveva detto l’esponente radicale.