Francesi alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali. Secondo un sondaggio condotto dall’emittente belga Rtbf all’uscita dai seggi, il centrista indipendente Emmanuel Macron otterrebbe il 24%, mentre la leader dell’ultradestra Marine Le Pen il 22%. I due andrebbero quindi al ballottaggio, in programma il 7 maggio. Terzo sarebbe il conservatore François Fillon con il 20,5%, quarto il candidato della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon al 18%.
Alle 17 l’affluenza al primo turno delle elezioni presidenziali francesi è del 69,42%. Lo ha fatto sapere il ministero dell’Interno, sul suo profilo Twitter. Nel 2012 la partecipazione alla stessa ora era stata del 70,59%, mentre nel 2007 del 73,87%.
Si vota dalle 8 alle 19 nella maggior parte dei Comuni, fino alle 20 nelle città più grandi. Il secondo turno è stato fissato per il 7 maggio. Sono 45,67 milioni gli elettori chiamati alle urne e, considerando anche i territori d’Oltremare, dove i seggi avevano aperto in anticipo, i centri di voto sono 66.500. Rigide misure di sicurezza in questa giornata elettorale, soprattutto a seguito dell’attacco di giovedì sera sugli Champs Elysées a Parigi, che è giunto solo due giorni dopo che le autorità avevano sventato un attentato arrestando due persone a Marsiglia. Per rafforzare la sicurezza durante queste presidenziali sono stati dispiegati circa 50mila agenti di polizia e gendarmerie, nonché 7mila militari. Ai seggi potranno accedere soltanto i cittadini iscritti nelle liste elettorali.
Si tratta delle prime elezioni presidenziali che si tengono con lo stato d’emergenza in vigore: decretato dopo gli attentati di Parigi e Saint Denis del 13 novembre del 2015, lo stato d’emergenza permette all’esecutivo di compiere determinate azioni senza l’autorizzazione giudiziaria. Nello specifico, dà ampi poteri alla polizia in materia di perquisizioni e controlli, permette al governo di vietare manifestazioni, inasprisce le pene per i reati di terrorismo, consente perquisizioni di veicoli e borse durante i controlli d’identità senza che sia necessario l’assenso di un giudice. Permette anche l’imposizione del coprifuoco, interruzioni alla libera circolazione, la chiusura di luoghi pubblici.