Ha confessato il volontario ruandese della diocesi di Nantes che era stato fermato e poi rilasciato per l’incendio scoppiato una settimana fa nella cattedrale della città francese. Il rifugiato 39enne è stato interrogato di nuovo ieri e formalmente accusato del rogo. Il suo avvocato ha riferito che l’uomo, in difficoltà per il rinnovo del permesso di soggiorno, è pieno di rimorsi. Ha ammesso davanti al giudice di aver acceso tre inneschi nella chiesa due agli organi della cattedrale e uno a un quadro elettrico. Il movente resta sconosciuto . Ora rishcia fino a 10 anni di carcere.
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