La vera notizia forse non è tanto il duello al vertice, ampiamente pronosticabile tra Monaco e Paris Saint Germain con l’Olimpique Marisglia a giocare il ruolo di terzo incomodo, ma la crisi delle cosiddette forze alternative che in Francia fino a questo momento hanno raccolto pochissimo. Il Bordeaux, molto incostante e poco incisivo (nonostante la rotonda vittoria in rimonta per 4-1 sul Sochuax che non deve ingannare) e soprattutto il Lione che è in crisi nera: la sconfitta per 5-1 sul campo del Montpellier è un vero campanello dall’allarme per gli uomini di Remi Garde letteralmente aggrappati al loro giovane più talentuoso, Lacazette. Ma tutto il testo è un disastro. Il PSG ha sofferto al Velodrome, campo tradizionalmente ostico per i luteziani, che hanno dimostrato determinazione e molto sanguefreddo dopo che allo scadere del primo tempo si erano trovati sotto di un gol per un rigore concesso in modo controverso e sotto di un uomo per la conseguente espulsione di Thiago Motta. Già prima dell’intervallo il pareggio di Maxwell (di testa su un’orrida uscita a vuoto di Mandanda) ripianava le cose, ma è stato nel secondo tempo che il PSG ha cambiato marcia: Lavezzi, Ibra e Cavani hanno trascinato la squadra fino al vantaggio, arrivato su un rigore nettissimo trasformato da Ibrahimovic, poi il PSG si è chiuso difendendosi con ordine e rispondendo così a tono alla vittoria del Monaco nell’anticipo (2-1) contro il Saint Etienne; il Psg porta a casa tre punti pesantissimi in vista della sosta in un campionato che non è così scontato come sembrava e che vede ora una forbice decisamente più stretta tra monegaschi e parigini.
[better_feeds proceeding=”Vincente Campionato Francese” description=”Vincente”]1067,1072[/better_feeds]
