Sono 4.552 i nuovi casi di Covid in Italia, secondo quanto emerge dal bollettino diffuso dal Ministero della Salute. I tamponi proecessati – tra molecolari e antigenici – sono stati 284.579, oltre 21.600 in meno rispetto al giorno precedente.
Il tasso di positività si attesta all’1,6%, con un leggero calo (-0,1%) rispetto a 24 ore fa.
I decessi sono 66, per un totale di 130.233 vittime da inizio pandemia.
In calo i ricoveri nei reparti Covid ordinari (-29) e in terapia intensiva (-6).
Brusaferro: “In Italia circolazione più contenuta d’Europa”
Intanto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, spiega che l’Italia è il Paese dell’Unione europea con la circolazione del virus più bassa. “L’Italia si sta schiarendo in questa fase, sono due le regioni un po’ più rosse. Il nostro Paese si caratterizza con la circolazione più contenuta in Europa. Alcuni Paesi sono in decremento, altri sono in crescita”, ha precisato Brusaferro.
“La curva epidemica è rimasta contenuta e, negli ultimi periodi, è caratterizzata da un decremento. La curva è in decrescita. L’età mediana di chi contrae l’infezione è in leggera ricrescita, siamo ai 38 anni”, ha aggiunto il presidente dell’ISS in conferenza stampa. “Sappiamo che da questa settimana sono iniziate le scuole ed è il motivo per cui condividiamo questo tipo di dato per avere contezza di come si svilupperà nelle prossime settimane. La variazione di incidenza, anche nelle fasce di età più giovani, negli ultimi 7-14 giorni, è in decrescita”.
Rezza: “Dati abbastanza confortanti”
“I dati di questa settimana sono abbastanza confortanti. Diminuisce ancora il tasso di incidenza e abbiamo un Rt che è al di sotto dell’unità. Da questo punto di vista, la situazione in questo momento è positiva”. Lo ha detto Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, in conferenza stampa. “Abbiamo una tendenza a una leggera diminuzione di occupazione dei posti in area medica e in terapia intensiva”, ha aggiunto.
“La campagna di vaccinazione è andata molto bene. Coperture elevatissime nelle fasce di età avanzate e fra i giovani, fra i 12 e i 18 anni, c’è una buona accettazione del vaccino. In confronto ad altri Paesi europei, non sfiguriamo. Come ha detto anche Fauci, l’Italia ha fatto molto bene in termini di campagna vaccinale”, ha aggiunto Rezza, sottolineando: “I vaccini stanno dimostrando un’ottima capacità di proteggere dalla malattia grave.