Con l’arrivo della presidente del Senato Elisabetta Casellati al Quirinale iniziano ufficialmente le consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo governo.
Al termine dell’incontro con la seconda carica dello Stato, è il turno del presidente della Camera Roberto Fico, arrivato al Colle a piedi.
Alle 12.30 tocca invece al presidente emerito Giorgio Napolitano. Dopo una pausa, alle 16 si riparte con il gruppo per le Autonomie (Svp-Patt-Uv) del Senato; alle 16.45 il gruppo Misto del Senato; alle 17.30 i gruppo Misto della Camera; alle 18,30 al gruppi di Fratelli d’Italia del Senato e della Camera.
Il primo giro durerà 48 ore. Alla fine, Mattarella potrebbe dare un incarico pieno (cosa quasi del tutto impossibile), o un mandato esplorativo (possibile) o non assegnare incarichi a nessuno, dare, forse, indicazioni alle forze politiche affinché tornino con alcune risposte per un secondo giro più sostanzioso, magari tra una settimana.
In casa Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha intenzione di portare al Colle i suoi ‘paletti’. In primis quello sul suo nome che è e resta l’unico per Palazzo Chigi. L’idea è quella di proporre una sorta di ‘contratto’ alla tedesca con la Lega e un Pd ‘derenzizzato’ che anzi è il “primo interlocutore” con l’attuale segretario Maurizio Martina. Porte sbarrate invece per Silvio Berlusconi e Forza Italia.
Matteo Salvini è pronto al dialogo ma “niente veti o imposizioni”. Il leader della Lega non ha intenzione di rompere con l’alleato Berlusconi ed esclude categorigamente l’accordo con il Pd. E il sentimento è reciproco.