La differenza di giocare per vincere, sempre. Il Manchester City si impone per 3-2 in rimonta in casa dello Schalke e ipoteca il passaggio ai quarti di finale della Champions League. Una lezione di mentalità vincente quella della squadra di Guardiola, che pur sotto di un gol e di un uomo nella ripresa è riuscita a ribaltare uno Schalke che si è rivelato avversario più ostico del previsto.
Il ritorno del 12 marzo si presenta come una pura formalità. Nel primo tempo succede di tutto con il VAR assoluto protagonista: il Manchester City, più volte pericoloso in avvio, passa in vantaggio al 18′ con un gol di Aguero su assist di Bernardo Silva abile a rubare palla a Fahrmann. Rete convalidata dall’arbitro dopo un lungo consulto con il VAR. Lo Schalke però reagisce alla grande, sfiorando prima il pareggio con Uth. I tedeschi nel finale di tempo ribaltano il risultato con due rigori trasformati da Bantaleb al 35′ e al 44′: il primo concesso per un netto fallo di mani di Otamendi su tiro di Caligiuri, che il VAR conferma solo dopo una lunghissima attesa. Il secondo per un fallo di Fernandinho su Sane, anche questo verificato dal VAR.
Nella ripresa la squadra di Pep Guardiola resta anche in dieci per l’espulsione di Otamendi, dopo un fallo ai danni di Burgstaller. Nonostante l’inferiorità numerica, però, il City attacca senza soluzione di continuità e nel finale riesce a ribaltare il risultato. All’85’ è il grande ex Sane, da poco entrato, a firmare il 2-2 con una magnifica punizione dalla distanza. In pieno recupero è infine Sterling a realizzare la rete del 3-2 approfittando di una dormita di Oczipka su rinvio lungo del portiere.