La Spagna non si dividerà e l’unità nazionale verrà preservata. A ribadirlo al quotidiano tedesco Die Welt è il premier spagnolo Mariano Rajoy, parlando ancora della vicenda della Catalogna e del referendum sull’indipendenza. “Non c’è il rischio – ha spiegato – che la Spagna possa dividersi”.
Il primo ministro ha poi ricevuto una telefonata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che ha confermato il suo sostegno all’unità della Spagna. Anche la Francia ha fatto sapere che appoggerà Madrid: il ministro degli affari europei Nathalie Loiseau ha dichiarato che il Paese non riconoscerà la Catalogna se la regione spagnola dichiarerà unilateralmente l’indipendenza. “Se ci fosse una dichiarazione di indipendenza – ha spiegato alla CNews – sarebbe unilaterale, e quindi non sarebbe riconosciuta”. Per Loiseau la crisi “deve essere risolta attraverso il dialogo a tutti i livelli della politica spagnola”. “Se si dovesse riconoscere l’indipendenza” senza alcuna discussione o confronto, ha proseguito, la Catalogna “dovrà lasciare automaticamente l’Unione europea”.
In ogni caso una eventuale dichiarazione unilaterale di indipendenza da parte della Catalogna “non rimarrà senza risposta”. Lo ha detto la vicepremier spagnola Soraya Sáenz de Santamaría, assicurando che l’esecutivo di Mariano Rajoy “agirà” se il presidente catalano Carles Puigdemont domani dichiarerà l’indipendenza della regione di fronte al parlamento di Barcellona. Santamaría ha ribadito in conferenza stampa che l’esecutivo di Madrid contempla “tutti gli scenari” per affrontare la dichiarazione di indipendenza della Catalogna, tra cui l’applicazione dell’articolo 155, che consente al governo, con l’approvazione della maggioranza assoluta in Senato, di ‘prendere le misure necessarie’ per far rispettare gli obblighi costituzionali alle comunità autonome.