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JAMIE VARDY, IL MARK RENTON DEL CALCIO INGLESE
Jamie Vardy, il Manchester United nel destino.
FA Cup. La competizione più storica di Inghilterra e, quindi, la più storica del mondo. Ogni turno della coppa nazionale inglese nasconde sempre un campionario di storie incredibili che danno inchiostro e temi di discussione. Nelle gerarchie del calcio moderno, poi, ci sono partite che sono diventate grandi classiche, o anche solo delle nuove grandi classiche, una delle quali è, senza dubbio, Leicester-Manchester United. Le Foxes, ormai, fanno parte dell’elite del calcio inglese e questo grazie ai successi sul campo, ai campionati di vertice, ad annate straordinarie ma anche grazie ai singoli, uno dei quali, o forse meglio, uno su tutti: Jamie Vardy.
Quando Vardy incontra il Manchester United non è mai una sfida banale perchè i Red Devils sono una realtà ricorrente in quella che è senza dubbio una delle vite sportive più incredibili del nostro tempo. La prima rete in Premier League del giocatore venuto dalle leghe minori è arrivato proprio contro il Man Utd, e non solo. Il record di seganture in partite consecutive dell’attaccante di Sheffield è arrivato proprio contro i Red Devils e dei Red Devils lo era anche perchè apparteneva a Ruud Van Nistelrooy.
Jamie Vardy, la working class che va in paradiso.
Dai dilettanti ai professionisti in soli cinque anni. La carriera di Vardy è un qualchecosa di più unico che raro perchè parte da uno dei livelli più bassi del calcio inglese e arriva senza dubbio a quello più alto e il tutto nel giro di pochissime stagioni e anche ad un’età abbastanza avanzata per una scalata del genere. Basti pensate che a 25 anni scorrazzava per i campi di quella che può essere paragonata alla nostra Serie D, e quattro anni dopo sollevava al cielo la coppa della Premier League vinta con il suo Leicester.
Tifosissimo dello Sheffield Wednesday fin da piccolo, degli Owls veste la casacca nelle squadre giovanili ma all’età di 15 anni viene improvvisamente scartato per il fisico troppo gracile. E’ un’autentica mazzata che allontana il piccolo Jamie dal calcio e anche dalla scuola. A 16 anni entra a lavorare in fabbrica e ricomincia a giocare per una squadra della nona serie inglese (seconda categoria). Una media di venti gol a stagione, il passaggio in sesta serie (Eccellenza) all’Halifax. 28 reti e una promozione e un altro trasferimento, al Fleetwood, nella prima categoria dilettantistica per importanza (Serie D).
Jamie Vardy, gli addii, le stranezze e l’approdo nel grande calcio.
Dalle 30 sterline a settimana nella “prima categoria”, alle 100 con l’Halifax, fino allo stipendio del Fleetwood che consente a Vardy di lasciare il lavoro in fabbrica. In tutti quegli anni, infatti, si divideva tra il campo e il lavoro in un’industria che produceva protesi in carbonio. Una vita come tanti con anche qualche eccesso di troppo. Un carattere forte e vivace, e una condanna a sei mesi di servizi sociali che non gli ha impedito di inseguire il suo sogno.
E’ il 2007 quando un suo amico sordo viene bullizzato in un pub di Sheffield. Vardy non ci sta e decide di farsi giustizia da solo. Viene condannato a sei mesi di servizi sociali, ha l’obbligo di rientro a casa dalle 18.00 alle 6.00 del mattino e deve anche portare una cavigliera. Giocava ancora in nona divisione, e nelle partite in casa doveva uscire di corsa a fine gara senza neanche farsi la doccia, in quelle in trasferta poteva fare solo un tempo, poi il mister lo toglieva e i genitori lo facevano rincasare.
Jamie Vardy, l’uomo dei record
Il Leicester lo preleva dalla quinta serie inglese pagandolo 1.000.000 di sterline. E’ il primo record: mai un giocatore dilettante era stato pagato tanto. In Championship fatica il primo anno, solo 5 reti. Vuole lasciare il calcio e andare a lavorare da un amico a Ibiza, ma Craig Sheakspeare, secondo allenatore, lo convince a rimanere. L’anno seguente il Leicester viene promosso in Premier League grazie anche ai 16 gol dell’attaccante venuto dal nulla (“From Nowhere” è il titolo della sua autobiografia)
Quello che accade dopo è storia che tutti conoscono. La Premier vinta nel 2016, anche se il vero miracolo è la salvezza nella stagione precedente in cui i suoi gol sono stati solo cinque ma tremendamente importanti. E’ il giocatore più vecchio ad aver vinto la classifica cannonieri di Premier League e anche il più veloce a raggiungere i 100 gol partendo dall’età più avanzata (27 anni).
Jamie Vardy, il Mark Renton del calcio inglese
Qui sotto trovi il Podcast del B-Lab per conoscere la storia eccezionale di Jamie Vardy, l’eroe della working class, l’attaccante venuto dal nulla, il Mark Renton del calcio inglese.
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