E’ scontro tra la Commissione Ue e l’Italia. “La Commissione ha introdotto nell’interpretazione del patto di stabilità degli elementi di flessibilità di cui hanno beneficiato diversi Paesi. Prendo per esempio l’Italia, perché l’Italia non smette di attaccare la Commissione a torto. E questo non produrrà i risultati previsti“, ha dichiarato il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, nel suo intervento alla riunione dell’associazione dei sindacati europei Etuc.
“L’Italia oggi, nel 2016, può spendere 19 miliardi in più di quelli che avrebbe potuto spendere se non avessi riformato il patto di stabilità nel segno della flessibilità”, ha proseguito Juncker. Ha aggiunto di ritenere, sempre a proposito dell’Italia, che “sarà necessario che con saggezza si prenda in considerazione il costo dei terremoti e dei rifugiati”, “ma il costo addizionale delle politiche dedicate alla migrazione in Italia ammonta allo 0,1% del Pil, mentre l’Italia ci aveva promesso d’arrivare a un deficit dell’1,7% nel 2017, e ora ci propone invece il 2,4% in ragione dei terremoti e i rifugiati, con un costo che si è ridotto allo 0,1%”.
“Siamo in stretto contatto con il governo italiano, così come con gli altri governi”, ha proseguito Juncker, aggiungendo che Roma “non deve più dire, oppure lo si può dire in realtà, ma a quel punto me ne infischio, che le politiche di austerità sarebbero state proseguite da questa Commissione così come erano state attuate in precedenza”.
LA REPLICA DI RENZI. Renzi, impegnato in diversi comizi per la campagna referendaria, trova il tempo di replicare, concentrandosi su alcuni punti fermi. “Non c’è nessuna possibilità di bloccare la posizione italiana. Noi i fondi per l’edilizia scolastica li teniamo fuori dal patto di stabilità, che piaccia o no ai funzionari di Bruxelles“, ha detto intervenendo a Frosinone.
Poi dal palco di Latina: “Anche oggi Juncker ha criticato l’Italia. Abbiamo avuto tre terremoti in sette anni. Ricostruiremo e metteremo in sicurezza, e piaccia o non piaccia quelle spese saranno fuori dal Patto di Stabilità. Sono spese che riguardano la stabilità dei nostri figli”.
“L’ideale europeo non può essere parlare di Spinelli e poi quando si parla di immigrazione tutto diventa carta traccia. Prendono quando c’è da prendere e non sanno mai nulla. Inaccettabile che noi facciamo il salvadanaio e gli altri alzano muri”, ha aggiunto Renzi.
LA POSIZIONE DI MOSCOVICI. Dopo il botta e risposta, Pierre Moscovici cerca di smorzare i toni. “E’ bene calmarsi un po’, perché la tensione scenda e si sappia che il presidente della Commissione Ue non ha intenzione di aggredire l’Italia e anzi è all’ascolto del governo italiano, il quale a sua volta deve rispettare le regole perché tutta la flessibilità di questo mondo non può impedirci di rispettare le regole”.
“Stiamo discutendo con il governo italiano in uno spirito molto positivo e costruttivo sulla base delle regole che ci siamo dati e che dobbiamo rispettare, ma anche a partire dalla flessibilità che possiamo concedere. Ci si può dire molte cose, ma non che non siamo flessibili”, ha proseguito il commissario Ue agli Affari economici. “Flessibilità ne abbiamo concessa molta all’Italia – ha aggiunto – 19 miliardi di euro per quest’anno. La commissione è al lato dell’Italia e ci siamo anche dichiarati disponibili a prendere in considerazione gli importi necessari a breve e medio termine per l’accoglienza dei migranti e per i recenti terremoti, e questo è già stato fatto dal Consiglio Europeo”.
Sul rapporto tra l’Ue e l’Italia Moscovici era intervenuto anche qualche ora prima, sottolinenado l’importanza del confronto ma anche quella del rispetto delle regole. “Resta ancora del lavoro da fare per avvicinare completamente i punti di vista, le cifre e le misure” sulla legge di bilancio, aveva dichiarato il commissario Ue agli Affari economici, entrando all’Eurogruppo.
“Oggi avrò il piacere, penso che sarà la quindicesima o sedicesima volta nel 2016, di tenere una riunione bilaterale con il mio collega e amico Pier Carlo Padoan. Resta ancora del lavoro da fare per avvicinare completamenti i punti di vista, le cifre e le misure. Lavoriamo con il governo italiano in maniera totalmente positiva e costruttiva”, aveva proseguito Moscovici, sottolineando che “ci sono delle regole che tutti i Paesi devono rispettare, e la Commissione è qui per far ruispettare le regole. Sono regole intelligenti, che includono già la flessibilità”.