La Fiorentina a Milano le ha spesso prese dall’Inter, per lo meno prima dell’anno scorso (dieci sconfitte e tre pareggi negli ultimi tredici incontri). E l’Inter di Mazzarri, solida in difesa e implacabile in attacco con il pragmatismo che caratterizza il gioco delle squadre del tecnico livornese, vuole crescere ancora.
Fino allo scorso anno la Fiorentina aveva fatto di San Siro un punto fermo, ma nel senso negativo, del proprio cammino in campionato. Una vera serie nera: poi arrivò il 4-1 di una squadra di Montella che stava cominciando a crescere e il trend si invertì. L’Inter di Stramaccioni rotolò fino alle posizioni di rincalzo e la Viola arrivò in Europa League dalla porta principale.
Quest’anno, di fronte a un’Inter estremamente ambiziosa e che vuole pensare in grande, ma soprattutto non farsi cogliere impreparata dal passaggio di proprietà tra la famiglia Moratti e il gruppo del miliardario indonesiano Thohir, la Fiorentina vive un nuovo esame di maturità. I viola di Montella hanno vinto sei delle ultime sette partite di Serie A: e nell’Inter si scalda Milito che ha garantito due gol nel settebello di Reggio Emilia contro il Sassuolo e ha già segnato quattro gol nei sette precedenti di campionato contro la Fiorentina.
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