Riapertura alla francese. Due giorni dopo il varo della Fase 2 in Italia che tante polemiche ha sollevato, oltralpe è oggi che il premier Edouard Phliippe ha esposto la ricetta varata a Parigi. Ingredienti: test massicci, negozi aperti, sempre chiusi ristoranti e bar, centri commerciali a discrezione dei prefetti, no a grandi eventi fino a settembre, funzioni religiose da giugno, e possibilità di viaggiare anche tra le diverse regioni. Ma soprattutto ogni misura di alleggerimento sarà indissolubilmente legata all’andamento degli indici di contagio. Dunque in caso di nuovo allarme, tutto revocato.
Al termine del confinement , previsto per l’11 maggio, i test virologici saranno implementati “in modo massiccio”. Ha indicato il primo ministro che ha precisato che saranno eseguiti 700mila test ogni settimana a partire dall’11 maggio. “Il consiglio scientifico ci dice che i modelli epidemiologici prevedono tra 1000 e 3000 nuovi casi ogni giorno dopo la fine delle misure di contenimento. Settecentomila test ci danno quindi un margine che ci permetterà di svolgere campagne di screening”, ha precisato Philippe. La riapertura dei negozi in Francia, dopo le misure di lockdown per il coronavirus, è prevista anche questa dall’11 maggio, a eccezione di bar e ristoranti. “Tutti i negozi, a eccezione di bar e ristoranti, potranno riaprire dall’11 maggio, ma con misure di protezione, tra cui indossare una mascherina se non è possibile mantenere le misure di distanziamento sociale. Tuttavia – ha precisato il premier ministre – i prefetti potranno tenere chiusi i centri commerciali di oltre 40mila m2. Il governo prenderà una decisione su bar, caffè e ristoranti a fine maggio per stabilire se possono aprire dopo il 2 giugno”, ha aggiunto.
“Se gli indicatori non saranno positivi, non effettueremo nessuna riapertura l’11 maggio”. Ha precisato il premier. In Francia, secondo il piano presentato all’Assemblea generale, è prevista una ‘fase 2’ fino al 2 giugno, durante la quale verranno valutate le conseguenze dell’alleggerimento delle misure restrittive. “Fisso un appuntamento con i francesi alla fine di maggio per valutare le condizioni in cui organizzeremo una nuova fase, e in particolare prenderemo decisioni sulla riapertura e l’organizzazione di caffè, ristoranti, vacanze”, ha spiegato Philippe.
Assembramenti poi “limitati a 10 persone” a partire dall’11 maggio. Gli incontri organizzati in luoghi pubblici e privati resteranno limitati” ha precisato all’Assemblea nazionale.
A partire dall’11 maggio in Francia inoltre sarà possibile viaggiare senza autocertificazione salvo “per i tragitti superiori ai 100 km da casa, che saranno autorizzati solo per motivi stringenti, familiari o professionali. Sarà di nuovo possibile spostarsi liberamente, senza certificazione”, tranne per i viaggi lunghi, ha precisato Philippe.
Infine In le cerimonie religiose non saranno consentite prima del 2 giugno. Tuttavia i luoghi di culto possono continuare a rimanere aperti