Che non sarà una partita come le altre lo abbiamo già detto, ed è chiaro: il nostro paese ha bisogno di segnali forti se vuole davvero sconfiggere un fenomeno becero, inutile e ingiustificabile come il ‘razzismo di facciata’. Il segnale che arriva oggi da Torino, dove la Juventus ha chiesto e ottenuto di aprire la curva che era stata chiusa d’autorità per i cori razzisti in occasione di Juventus-Napoli, gratuitamente, a migliaia di bambini, è bello. Ma è il primo e non può essere l’ultimo né dovrà restare isolato. Ma è questa la prima cosa che ci fa piacere sottolineare della partita che è stata intelligentemente anticipata alle ore 18.30. I temi in realtà sono molti e diversi: una Juventus che ha ritrovato il killer instinct tanto caro a Conte e un Llorente (nella foto) che a poco a poco sta dimostrando di non essere solo un acquisto arrivato ‘buon peso’, ma vero. Un’Udinese che fuori casa ha un andamento davvero opaco e che contrasta in modo inspiegabile con quelle che sono le prestazioni in casa l’ultima delle quali ha rallentato una delle formazioni più in forma, la Fiorentina.
La tradizione recente dice decisamente Juventus, con i padroni di casa che nelle ultime tre partite casalinghe hanno infilato la bellezza di dieci gol nel sacco friulano.
Raro il pareggio: negli ultimi 16 incontri è uscito solo una volta nel girone d’andata della stagione 2011/12, fu uno 0-0 e arrivava dopo 21 anni d’assenza. La Juventus ha un range autorevolissimo: 15 successi in 19 partite.
Se guardiamo invece alle statistiche del momento, la Juventus ha decisamente scalzato la Roma non solo dal vertice della graduatoria ma anche dalla consistenza e continuità dei risultati nel medio periodo. Cinque le vittorie consecutive, Buffon è imbattuto da 460 minuti. La Juventus è stata l’unica squadra a fare il pieno nelle ultime cinque partite: se consideriamo che la partenza di Conte e della sua squadra è stata all’ombra di Roma ora le cose sono cambiate. In 13 giornate, quest’anno, Conte ha raccolto 34 punti: mai così tanti nella sua esperienza di allenatore della Juventus.
L’Udinese si affiderà ovviamente a Di Natale, l’uomo che la Juventus alcuni anni fa decise di rifiutarla per dedicarsi solo ai friulani: ma Totò non ha uno score straordinario con la Vecchia Signora, quattro gol in diciannove partite.
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