Sono state trovate tracce di sangue sulla cancellata dell’Osteria dei Amis, il locale di Mario Cattaneo a Casaletto Lodigiano. La stessa cancellata che nella notte tra giovedì e venerdì scorso hanno scavalcato i ladri che hanno fatto irruzione nel bar tabaccheria e hanno portato via incasso e sigarette. E’ troppo presto per stabilire se si tratti del sangue di Petre Ungureanu, il 33enne trovato morto la mattina successiva a 150 metri di distanza dal locale, accanto al piccolo cimitero della frazione. Questa mattina il fratello Victor, accompagnato dall’avvocato Nunzia Milite, ha effettuato il riconoscimento legale della salma all’istituto di medicina legale di Pavia. Sempre questa mattina è stata eseguita l’autopsia.
“Io e la mia famiglia perdoniamo Mario Cattaneo davanti a Dio: non vogliamo vendetta ma solo giustizia”, ha detto ai microfoni della Rai Victor. L’uomo, che lavora come operaio in Svizzera, ha spiegato che il fratello Petre era in Italia da alcune settimane. Victor non aveva più sue notizie da “due o tre giorni”. Ad avvisarlo di quello che era capitato al fratello è stata una chiamata da parte di uno sconosciuto. Anche il numero di telefono dal quale è partito l’allarme è risultato irraggiungibile
Nel frattempo un testimone, che era sveglio quando Cattaneo ha sorpreso i ladri nel suo locale, ha riferito ai carabinieri di aver sentito due colpi di fucile. Il particolare è al vaglio degli inquirenti ma potrebbe aiutarli a capire meglio la dinamica dell’aggressione da parte di quattro malviventi e della reazione del ristoratore.