“Berlusconi incarna la mancanza di morale che c’è oggi in Italia. Non ci sono più punti di riferimento in Italia, e allora la gente si trova lì con qualcuno che ha già fatto la sua vita. Berlusconi fa parte del mondo che ha creato lui stesso, il mondo dell’illusione pubblicitaria”. Beppe Grillo torna a parlare di politica per la prima volta da quando ha lasciato il blog del Movimento 5 stelle per fondarne uno nuovo.
In un’intervista alla svizzera Rts rilasciata l’8 febbraio il fondatore pentastellato ha duramente attaccato l’avversario: “Berlusconi non racconta il niente, è lui il niente! Lui è come la sua pubblicità, è come una pubblicità che mostra una Mercedes che scala il Monte Bianco. Nessuno può credere che una Mercedes possa scalare il Monte Bianco, ciò nonostante la gente sta a guardare tutto questo. Berlusconi è tutto questo, Berlusconi incarna una ‘non storia’”.
Quando gli chiedono se fa ancora politica Grillo risponde: “Guardi, io non so se faccio della politica, la facevo prima. Cosa significa ‘fare politica’? La si fa quando si spendono dei soldi, quando ci si sposta. Le parole forti a volte sono necessarie per dare forza a un discorso”. “Servono per dare forza a un pensiero. A volte una parola normale proferita da qualcuno di volgare è più volgare di una volgarità, diciamo, ‘di sintesi'” conclude.
A chi lo accusava di parentele con i movimenti estremisti di Nigel Farage e Marie LePen risponde: “No, no, no. Assolutamente no. L’alleanza con Farage è stata un’alleanza tecnica che ci ha permesso di fare la nostra entrata nel Parlamento europeo. Noi abbiamo il nostro programma che seguiamo, che è focalizzato sull’ambientalismo. Sul lato ambientalistico non abbiamo assolutamente la stessa opinione rispetto a Farage. E’ cambiata la visione del mondo, non ci sono più Stati, non ci sono più frontiere, ci sono nuovi continenti”.
E per quanto riguarda Donald Trump e Emmanuel Macron, Grillo sottolinea: “Io più che ammirazione, li osservo. Cerco di capire cosa si nasconde dietro Trump. Vedo che l’economia negli Stati Uniti sta riprendendosi. Macron è anche un grande cambiamento, non so fino a che punto, ma è aperto alle nuove tecnologie”