Protesta in Consiglio regionale, durante la seduta, il M5S Lombardia per “l’uso reiterato” del legittimo impedimento nel processo che vede coinvolto il presidente della Lombardia Roberto Maroni per presunte pressioni per far ottenere un viaggio a Tokyo e un contratto a due sue ex collaboratrici. I pentastellati hanno mostrato cartelli e invitato la stampa e i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione a pescare tra le carte ‘imprevisti’ di un ironico ‘Maronopoly. Pesca una carta e aiuta Maroni a rimandare il processo’. Tra le carte imprevisti, per esempio, ‘Ho dato lezioni al Trota (Renzo Bossi, ndr)’, ‘E’ interrotta Pedemontana’, ‘C’era una lista d’attesa lunghissima dall’ortopedico’, ‘Avevo le prove della band’, ‘Avevo lezioni di lingua lombarda’, ‘Ho trovato traffico sulla BreBeMi’ e così via.
Andrea Fiasconaro, neo capogruppo del M5S Lombardia, spiega: “Stampa e politica devono indignarsi. In Lombardia si ripete una storia già vista di abuso del legittimo impedimento per schivare i processi e nessuno ne parla. E’ ora che il presidente consenta ai giudici di esprimersi sulle accuse di induzione indebita e turbata libertà che lo riguardano. E’ vergognoso che per ogni un’udienza s’inventino nuovi ostacoli. Il processo è fermo da più di due mesi e rischia di concludersi dopo la primavera del 2018. I lombardi hanno il diritto di sapere cosa è realmente successo”, conclude Fiasconaro.