“Sto lavorando per evitare che l’Italia sia sanzionata, sono fiducioso“. Parola del commissario europeo Pierre Moscovici, che alla Rtl francese aggiunge: “Stiamo lavorando duramente a un dialogo costruttivo per garantire che l’Italia possa portare avanti la politica che vuole (…), ma che lo faccia in base alle regole”. Segnale che la trattativa tra Roma e Bruxelles prosegue ininterrottamente con la speranza di vedere il prima possibile la luce in fondo al tunnel.
La deadline è fissata a mercoledì, anche se il caso Italia non è ancora all’ordine del giorno del collegio dei Commissari e i più ottimisti non escludono che alla fine la decisione sull’eventuale procedura di infrazione slitti ulteriormente. Il negoziato infatti non è ancora giunto al termine: l’Italia ha ridotto la previsione di deficit per il 2019 dal 2,4 al 2,04% e ha inviato uno ‘schema’ di manovra con le ultime novità frutto del dialogo con Bruxelles e all’interno del governo.
Ma il disco verde per adesso non è scattato. Oltre ai 3-3,5 miliardi trovati dal governo, infatti, l’Ue chiederebbe sforzi ulteriori, in particolare misure strutturali e non solo temporanee per scongiurare un eventuale rialzo del deficit.
La situazione quindi resta complicata e i continui rinvii non fanno che confermarlo. Il testo doveva infatti approdare in commissione Bilancio del Senato alle 9.30, ma la seduta è stata posticipata alle 12.