Sarà un’inchiesta della procura di Massa (Massa Carrara), aperta per l’ipotesi di reato di disastro colposo, a chiarire le cause e le eventuali responsabilità del crollo del ponte di Caprigliola ad Albiano Magra, frazione di Aulla (Massa Carrara). L’infrastruttura lunga 258 metri, che superava il fiume Magra e collegava la provincia di Massa Carrara a quella di La Spezia, la Toscana alla Liguria, lungo la ex strada provinciale 70, ora strada statale 330 da quando nel 2018 è passata alla gestione di Anas, e su cui ogni giorno, prima che esplodesse l’emergenza coronavirus, transitavano centinaia di auto e mezzi pesanti, è collassata improvvisamente questa mattina alle 10,10. Un boato avvertito dalla popolazione di Albiano. Il traffico sul ponte, al momento del crollo, era molto ridotto: solo due furgoni lo stavano attraversando: il conducente di uno dei due mezzi è rimasto ferito e portato all’ospedale di Pisa in codice giallo per un trauma toracico; l’autista dell’altro furgone, invece, si è messo in salvo da solo, prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso di vigili del fuoco e 118 e delle forze dell’ordine, ed è andato successivamente al pronto soccorso dell’ospedale di La Spezia per lesioni lievi. L’indagine è condotta dai i carabinieri del comando provinciale di Massa Carrara ed è coordinata dal sostituto procuratore Alessandra Conforti, che ha disposto il sequestro dell’area in cui si è verificato il crollo.
Che il ponte presentasse criticità era già stato segnalato nell’autunno scorso, quando era stata notata una profonda crepa. Il presidente della Provincia di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti, ha ricordato oggi che i tecnici di Anas effettuarono il 3 novembre scorso un sopralluogo sul ponte in seguito al rilevamento di una crepa sull’asfalto che si era dilatata a causa delle piogge abbondanti, e che in seguito ai controlli fu dichiarato che non sussistevano “condizioni di pericolosità”, e che lo stesso Comune di Aulla rassicurò i cittadini con un post sulla pagina istituzionale. La stessa Anas fa sapere di aver avviato una commissione di indagine per accertare la dinamica e le cause del crollo.
La Regione Toscana si è immediatamente attivata con la protezione civile, in contatto costante con la protezione civile nazionale, per verificare le necessità urgenti e per capire se rendersi immediatamente operativa per la salvaguardia del buon regime idraulico del Magra. E’ stato attivato il dirigente del Genio civile Toscana Nord, ingegner Enzo Di Carlo, che è andato sul posto per verificare gli aspetti idraulici di propria competenza e per mettersi a disposizione subito di Anas per una veloce ricostruzione.
“Anche se non ci sono vittime, il crollo del ponte di Albiano Magra poteva essere una tragedia se avessimo avuto il traffico dei giorni ordinari”, ha dichiarato il presidente della Toscana Enrico Rossi, che ha chiesto ad Anas di chiarire e ricostruire in fretta quanto accaduto e al governo di concedere, come per il ponte Morandi a Genova, poteri speciali per la realizzazione delle opere pubbliche. Appreso del crollo, anche la ministra delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha chiesto immediatamente una dettagliata relazione ad Anas. In una nota, Anas ha fatto sapere che sul ponte di Albiano non erano in corso interventi al momento del crollo, puntualizzando che i tecnici della società sono immediatamente intervenuti per tutti gli accertamenti e i rilievi del caso.