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Mattarella: “Pagina triste, ce la faremo”. Nel fuori onda l’umanità del Presidente

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Italiano tra gli italiani, Sergio Mattarella. Ma anche Presidente della Repubblica che, in uno dei momenti più difficili della vita recente del Paese,”si permette” – quasi a scusarsi per il disturbo – di rivolgersi ai suoi concittadini, perché ne sente “il dovere”.

Il primo pensiero è rivolto a chi ha perso la vita a causa del virus, al dolore dei familiari “ingigantito dalla tristezza” di non poter celebrare il commiato. “Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia. Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare”, dice quasi condividendo una riflessione fatta per se stesso . Il Capo dello Stato, che in passato, più volte, aveva concentrato la sua attenzione e quella della Repubblica sui giovani, sulle loro difficoltà o bravure, adesso torna a stringersi attorno alla generazione più anziana, che “sta pagando un prezzo altissimo”.

Mattarella ringrazia chi “fronteggia la malattia” in prima linea. I medici, gli infermieri, certo. Ma anche le forze dell’ordine, la protezione civile, chi mantiene a regime gli alimentari, i ricercatori e gli scienziati alla ricerca di vaccini e terapie. L’inquilino del Colle, però, non dimentica di ringraziare l’intera comunità nazionale. “I sacrifici di comportamento che le misure indicate dal Governo richiedono a tutti sono accettati con grande senso civico, dimostrato in amplissima misura dalla cittadinanza”, è la sottolineatura.

Il videomessaggio  arriva nelle case degli italiani dopo il bollettino quotidiano della protezione civile. Il Capo dello Stato, anche in questo caso, sembra condividere con tutti i cittadini un’analisi dei numeri. Mette in evidenza il rallentamento nella crescita di nuovi contagi, ma non può non ricordare, “anche quest’oggi”, il numero “dolorosamente elevato” di nuovi morti. Nonostante questo, però, è la sottolineatura, “le misure di comportamento adottate stanno producendo effetti positivi”. Ecco perché bisogna “continuare a osservarle scrupolosamente finché sarà necessario”, scandisce. E nei giorni in cui la paura, prima sublimata attraverso canti sui balconi e gare di solidarietà, rischia di trasformarsi in rabbia, Mattarella fotografa la situazione in modo preciso, quasi scontato: “Il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo”. È un appello puntuale, che affida alla responsabilità di ciascuno la possibilità di ‘vittoria’ di tutti. A al senso civico del singolo, l’intera Repubblica.

Il Capo dello Stato ha chiara la divisione dei ‘compiti’. Se ai cittadini spetta quello di stare a casa e rispettare le misure restrittive, alle istituzioni – Governo, regioni, sindaci, maggioranza, opposizioni – tocca collaborare perché “le risposte” che gli italiani aspettano siano “il frutto di un impegno comune”. Bisogna “pensare al dopo emergenza”, rilanciare sì l’economia, ma anche “la vita sociale”.

Anche l’Europa, Mattarella lo dice chiaro, dovrà fare la sua parte. I quindici giorni chiesti dal Consiglio dei capi di Governo non sono quello che ci si attendeva. “Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa”, scandisce. Di più. “Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente”, mette in chiaro.

Prima di congedarsi, il presidente della Repubblica lascia che nelle case arrivi un messaggio di speranza. “Abbiamo altre volte superato periodi difficili e drammatici. Vi riusciremo certamente – insieme – anche questa volta”, assicura.

Italiano tra gli italiani, Sergio Mattarella. A tal punto che, durante la registrazione del videomessaggio, al suo consigliere che gli fa notare di avere un ciuffetto fuori posto, candidamente risponde: “Giovanni, non vado dal barbiere neanche io, quindi…”.

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