E’ tornata alla normalità la situazione al centro di accoglienza di Conetta, nel veneziano, dove è scoppiata la rivolta dei migranti dopo la morte di una 25enne ivoriana di tre giorni fa. Cento persone sono state trasferite a Bologna, dove sono state prese in carico dalla prefettura del capoluogo emiliano nell’ex Cie di via Mattei, da dove saranno smistate nei prossimi giorni in altre strutture della Regione. Intanto due sono i fascicoli aperti dalla procura. Uno per accertare le cause della morte di Sandrine, la donna deceduta, e l’altro per il reato di sequestro di persona, per i 25 operatori di Ecofficina, la cooperativa che gestisce il Cpa, rimasti chiusi tutta la notte dentro il centro a causa della rivolta.
A documentare la normalità ritrovata al Cpa di Conetta ha provveduto Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana, che ha visitato il centro in giornata pubblicando una serie di foto su Twitter. “Soffraffollato è un eufemismo”, scrive sotto le immagini di una serie di letti a castello attaccati gli uni agli altri in enormi stanzoni. In un video mostra un bagno in pessime condizioni igieniche, nel quale dal lavandino esce appena un filo d’acqua e dalla doccia nulla. Dalle immagini il posto somiglia più a un campeggio che a un centro d’accoglienza.
Sovraffollato è un eufemismo #cona pic.twitter.com/WgTFmtURDu
— nicola fratoianni (@NFratoianni) 4 gennaio 2017
Intanto Repubblica sul suo sito ha pubblicato un video nel quale una dirigente di Ecofficina, Sara Felpati, ripete più volte a migranti di colore “siete dei macachi”, espressione comune in Veneto per ‘sciocco’, irritandosi perché non capiscono le problematiche delle procedure per la residenza.
IL PIANO MINNITI. Ieri, secondo giorno di viaggio nel Mediterraneo per il ministro dell’Interno Marco Minniti che martedì è stato a Tunisi e nel giorno successivo a Malta. “Abbiamo affrontato le questioni della sicurezza e dell’immigrazione”, ha spiegato, parlando di una “collaborazione molto proficua” con le autorità tunisine. Il Viminale spinge per un rafforzamento dei Cie e una accelerazione dei rimpatri, puntando sulla firma di nuovi accordi bilaterali. Un approccio che non piace a molti, a partire dagli stessi amministratori del centrosinistra.”La caratteristica dei Cie – attacca il presidente della Toscana Enrico Rossi – è quella di essere un ambiente promiscuo”.
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BOCCIATURA DEL M5S. “Aprire un Cie per regione, come propone il Ministro Minniti, rallenterebbe solo le espulsioni degli immigrati irregolari e non farebbe altro che alimentare sprechi, illegalità e mafie con pesanti multe (pagate dai cittadini italiani) per la violazione di sentenze della Corte di Giustizia Europa e della Corte Costituzionale in materia di diritti umani. È necessario identificare chi arriva in Italia, scovare i falsi profughi, espellere rapidamente gli immigrati irregolari nel giro di qualche giorno, senza parcheggiarli in inutili CIE spesso gestiti dalle mafie, accogliere chi ha diritto d’asilo ed integrare seriamente gli immigrati regolari”. Così il Movimento 5 Stelle sul blog di Beppe Grillo in merito alla questione migranti.
LEGA CONTRO, FI A FAVORE. Contraria la Lega: “La Lega Nord dice no – fa sapere Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della sezione lombarda – a questo assurdo progetto e ribadiamo che i nostri sindaci, a cominciare dai tanti sindaci che abbiamo in Lombardia, la Regione dove con il maggior numero di richiedenti asilo ospitati, più di 23mila, continueranno ad opporsi a qualsiasi proposta di accettare immigrati su basi volontaria, perché per i nostri sindaci vengono prima i nostri cittadini. Gli immigrati che il Governo del Pd ha fatto entrare e sta facendo entrare se li prendano i sindaci del Pd”. Si moltiplicano, invece, gli appelli da Forza Italia. “È assolutamente necessario riaprire alcuni Cie chiusi”, dice la deputata di Forza Italia Laura Ravetto, presidente del Comitato Schengen.