Più di 280 migranti sono annegati nell’ultima settimana nel mar Mediterraneo, sulla rotta tra Libia e Italia, mentre il totale di morti e scomparsi nell’anno nel viaggio verso le coste europee è di 3.930. I dati sono dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), che spiega però si tratta di una cifra “minima” che a breve sarà certamente rivista al rialzo, dopo le operazioni di salvataggio e recupero in corso. Al momento il conteggio attuale indica che tra il primo gennaio e ieri, 27 ottobre, sono morte in media 13 persone al giorno.
Secondo i soccorritori, circa il 60% dei corpi di migranti che muoiono nei naufragi non viene recuperato. L’Oim ha fornito anche dati sugli arrivi in Europa: sono 332.046 i profughi entrati via mare nel 2016. Di essi, 169.524 sono sbarcati in Grecia e 157.049 in Italia, dove c’è stato un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2015. Tuttavia, la cifra complessiva è pari a meno della metà di quanti furono registrati nello stesso periodo del 2015, quando si superarono i 728mila migranti.