Un debutto migliore era difficile da immaginare. Anche nella città dove tutto è possibile. si è presentato nell’universo Isl proprio per la finale di Las Vegas e nella sua prima gara in assoluto nell’International Swimming League ha stampato subito un record del mondo, nei 400 misti, gara dominata in lungo e in largo fin dalle primissime bracciate. Tanto che il secondo alle sua spalle, Duncan Scott, a sua volta primo britannico a scendere sotto il muro dei 4 minuti (3’59″81), è arrivato cinque secondi dopo il fuoriclasse giapponese. Il 3’54″81 con cui ha polverizzato (di ben 69 centesimi) il precedente primato che apparteneva a Ryan Lochte, realizzato nei Mondiali in vasca corta del 2010, non è arrivato però come un fulmine a ciel sereno. “Il tempo non mi ha sorpreso, ci stavo provando – ha raccontato Seto, intervenuto in conferenza stampa dopo la gara con l’ausilio di un traduttore – Ho fatto del mio meglio e ha funzionato”.
E dire che l’ultimo rinforzo degli Energy Standard si era presentato in Nevada appena due giorni prima delle gare ed era ancora alle prese con il jet lag e con un fastidioso mal di testa conseguente al cambio di fuso. Ostacoli che non hanno inciso sulla sua prestazione. “Mi sono allenato molto duramente in vista delle Olimpiadi di Tokyo, per cui ero fiducioso – ha raccontato – Nei recenti meeting a cui ho partecipato ho battuto tutti i miei personali, per questo motivo ero abbastanza fiducioso”. Tanto letale in acqua quanto disponibile e garbato al di fuori dal suo elemento, Seto – vittoria a parte – ha avuto modo di vivere per la prima volta il clima che si respira attorno all’International Swimming League. “E’ stato molto divertente – ha ammesso in una delle rare escursioni in inglese – Penso che sia dovuto al fatto di far parte di una squadra, puoi sentire il sostegno dei tuoi compagni e questo ti aiuta ad andare avanti”. Con i 200 misti e i 200 farfalla alle porte (entrambe le gare sono in programma nel day2), Seto vuole ancora stupire. E aiutare gli Energy Standard a conquistare il primo titolo di campione dell’Isl.