È stato individuato dal carabinieri di Partinico (Palermo) e portato in caserma uno dei tre aggressori del 19enne senegalese che tre giorni fa era stato picchiato e insultato mentre stava lavorando in un bar di piazza Caterina. Il ragazzo, che ha chiesto asilo politico ed è ospite da due anni da una comunità in provincia di Palermo, stava servendo ai tavoli del locale, quando un gruppo di coetanei l’ha aggredito, insultato e malmenato. “Vattene via sporco negro”, gli gridava il branco mentre lo picchiava.
“Non ho reagito perché non alzo le mani – ha raccontato la vittima – Mi potevo difendere, ma gli educatori della comunità mi hanno insegnato che non si alzano le mani“. Subito dopo ha sporto denuncia ed è andato portato al pronto soccorso, dove sono state medicate le ferite al labbro e alle orecchie, giudicate dai medici guaribili in 7 giorni.
Le indagini dei carabinieri hanno portato a identificare uno dei giovani che ha preso parte al pestaggio, che adesso è in caserma sotto interrogatorio.
Questo è l’ennesimo caso di intolleranza a sfondo razziale nel giro di pochi giorni. Un migrante originario della Guinea, di 19 anni, ha denunciato ai carabinieri di San Cipriano d’Aversa (Caserta) di essere stato ferito al volto da un piombino. Il ragazzo ha riportato una ferita al labbro giudicata guaribile in un giorno. A Cassola, in provincia di Vicenza, un operaio originario di Capo Verde di 33 anni è stato ferito da un colpo di arma ad aria compressa mentre stava lavorando su un ponteggio sospeso a sette metri d’altezza. A colpire il giovane è stato un 40enne del luogo, che si è difeso dicendo di non averlo fatto di proposito: “Volevo colpire un piccione”.