Oggi Papa Francesco spegne 81 candeline su una torta disegnata dallo street artist Maupal (Maurizio Pallotta), noto a Roma per aver realizzato – tra gli altri – due famosi murales (entrambi rimossi) che ritraevano il Pontefice come Superman e mentre giocava a tris utilizzando il simbolo della Pace, sorvegliato da una guardia svizzera.
Come ogni anno, a realizzarla è la pasticceria Hedera di Nando e Francesco Ceravolo. Nell’immagine che decora la torta, Bergoglio porta sulle spalle un mondo spaccato in due, ma ricucito e tenuto insieme: rappresenta le divisioni che solo Francesco è capace di sanare. In mano stringe una valigetta, come quella che porta di solito durante i viaggi internazionali, con su scritto ‘valores’ e dalla quale spunta la sciarpa della sua squadra del cuore, il San Lorenzo. È stata preparata nel laboratorio di Borgo Pio, a due passi da piazza San Pietro, utilizzando frutta di stagione, ingredienti bio e spezie del Sud del mondo. “Per quest’anno – racconta Francesco Ceravolo – abbiamo scelto di armonizzare elementi di sapore quali la famosa crema del nonno Peppe, l’italianissima pera abate dell’Emilia e la cannella più profumata”.
L’officina creativa di Hedera realizza le torte per le ricorrenze più importanti di Papa Francesco sin dalla sua apertura, nei giorni del conclave del 2013, che vengono servite sulla tavola del Pontefice al termine del suo pasto con i pochi commensali invitati alla mensa della sua residenza di Casa Santa Marta. L’anno scorso per gli 80 anni di Bergoglio fece il giro del mondo l’immagine della torta dedicata all’accoglienza dei migranti, in particolare dei bambini di Aleppo, tema molto caro a Francesco. “È sempre una grande emozione – sottolinea Ceravolo – preparare una cosa apparentemente semplice per una persona così speciale. Ogni volta aspettiamo, trepidanti, il regalo più bello: il ‘suo’ feedback sul gradimento del dolce”.