Roma, 8 apr. (LaPresse) – “Mi dicono che abbiamo pochi circoli. Ma come faccio se mi dicono ‘sei dalla parte dei petrolieri e delle banche’? Serve solidarietà tra di noi. Dobbiamo smettere di sparare su quello accanto, gli avversari sono fuori. Il M5S qualsiasi cosa accada si chiude a testuggine, tutti insieme. Da noi quando succede qualcosa il primo che ti accoltella alle spalle è il tuo compagno di partito, non può funzionare così”. Lo ha detto Matteo Renzi, intervenendo a Bari, nel corso di una iniziativa in vista delle primarie Pd del 30 aprile.
“NON CI SONO NUMERI PER LEGGE ELETTORALE”. “Dicono ‘Perché non fate la legge elettorale?’ Perché non abbiamo i numeri. In questi anni per fare le riforme abbiamo fatto dei miracoli, abbiamo fatto dei miracoli a portare avanti dei risultati come quelli ottenuti”, ha spiegato il premier alla platea nel capoluogo pugliese.
“M5S? CREDONO NELLE DINASTIE”. “Ho visto l’altra volta in tv il guru, il proprietario, il leader del M5S: chiamatelo come vi pare. Il punto è che noi il capo lo scegliamo con le primarie perché crediamo nella democrazia. Loro scelgono il figlio del fondatore perché credono nella dinastia”, ha detto ancora Renzi, in merito al figlio di Gianroberto Casaleggio, Davide.