Lo stadio del Galatasaray è l’Ali Sami Yen, oggi sponsorizzato dalla Turk Telecom ed è soprannominato “l’inferno”. Basta dare un’occhiata a poche immagini di repertorio delle pittoresche coreografie della Aslan, la curva dei leoni (aslan in turco significa leone, ma è anche il nome della collina sulla quale sorge lo stadio, la Aslantepe) per capire che cosa significa assistere in una bolgia del genere a una partita che conta.
Roberto Mancini, allenatore che di curve ne ha viste e vissute parecchie, sia da giocatore che da tecnico, fin da quando è arrivato a Istanbul ha detto di non aver mai visto nulla di simile. Facile dunque immaginare che la partita in programma in Turchia sarà una gara per cuori forti e determinati che la Juventus può permettersi di pareggiare ma non di perdere perché verrebbe scavalcata dai turchi e relegata all’Europa League.
La squadra, ricca e ambiziosa, affidata a Mancini dopo l’esonero di Fatik Terim avvenuto all’indomani del brutto 6-1 subito dal Real Madrid, sarà ancora più rafforzata a gennaio. Ma già oggi può contare sull’estro di Sneijder e sulla potenza di Drogba. In compenso la difesa non è certo solidissima: subisce gol con una certa regolarità, a volte in modo molto ingenuo, e le sconfitte evitabili sono state parecchie anche se prima dell’arrivo di Mancini con cui la squadra è sicuramente cresciuta. Il Galatasaray in campionato ha nove punti di distacco dai rivali cittadini di Fenerbachçe
Tuttavia la vittoria sul Copenhagen ora autorizza i turchi a sognare in Europa. E il clima che attende Conte e i suoi giocatori non sarà certo amichevole
Sneijder non è al meglio ma Selçuk İnan si è rivelato un ottimo palliativo così come Burak; e poi c’è da registrare il quasi certo rientro dell’esperto Fernando Muslera tra i pali.
Alla Juve basta un pareggio.
Il bilancio degli scontri diretti è in perfetta parità: una vittoria a testa e tre pareggi.
Il Galatasaray ha sempre segnato nei suoi prevedenti con la Juve e Drogba è indubbiamente l’uomo del momento: due gol e due assist nelle sue sei partite di Champions in alcune delle quali si è rivelato davvero incontenibile. La Juve punta molto sul ritorno a un gol europeo di Tevez che pur avendo calciato a rete più di chiunque altro in queste prime cinque giornate (21 volte tentativi) non ha mai trovato la marcatura che stavolta potrebbe davvero risultare decisiva.
LA CONFERENZA STAMPA DI ANTONIO CONTE (clicca qui)
LA CONFERENZA STAMPA DI ROBERTO MANCINI (clicca qui)
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