Dopo aver visto il suo gol pazzesco nella finale di Copa del Rey, che è valso il primo trofeo a Carlo Ancelotti sulla panchina del Real, riesce difficile pensare che “Bale sia giù di tono”, ma questo è esattamente quello che ha detto il tecnico italiano presentando alcuni dei temi della partita che vedrà il Real Madrid affrontare un Osasuna non ancora del tutto in salvo.
Parliamoci chiaro: che Bale, assente contro il Bayern per via di un po’ di influenza si sia allenato negli ultimi giorni un po’ meno intensamente è stato evidente anche a porte chiuse e che Ancelotti lo voglia preservare per le partite che restano da qui alla fine della Liga e soprattutto in vista del match di ritorno all’Allianz Arena contro il Bayern per la Champions League, è persino troppo limpido. Dunque Bale probabilmente contro l’Osasuna non ci sarà, forse nemmeno in panchina; Ancelotti deciderà solo all’ultimo così come per Benzema e Pepe, anche loro con acciacchi assortiti da smaltire. Ronaldo invece ha recuperato dal suo affaticamento muscolare e dovrebbe essere della partita. D’altronde il Real non può permettersi di regalare troppo in un campionato ancora da decidere e che vede le Merengues inseguire con sei punti da recuperare sull’Atletico (che tuttavia ha una partita in più) e quattro punti di distacco dal Barcellona. Come spesso è accaduto a decidere la Liga non sono stati tanto gli scontri diretti quanto i punti persi stupidamente, nelle partite più imprevedibili, e sono quelli che Ancelotti e soci devono rimpiangere. L’Atletico dal canto suo, ospite del Valencia nel turno domenicale, guarda alla Liga come a un obiettivo concreto, non meno della Champions League ma forse più raggiungibile. Quattro partite: con tre vittorie Diego Simeone e i suoi alzeranno un trofeo che non vincono dal 1996… alla faccia degli illustri cugini.
Ancelotti, che certo non ha l’abitudine di tirare petardi nelle sue conferenze stampa, si limita a poche frasi fatte e di circostanza ma difficilmente confutabili: “Io so solo che per sperare di conquistare la Liga, indipendentemente dagli altri avversari – dobbiamo vincere tutte le partite da qui alla fine della stagione, e quella con l’Osasuna è solo la prima della serie”.
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