“Quel che è certo, sindaco De Magistris, è che quando le mistificazioni della sua amministrazione verranno al pettine, a pugnalarla saranno i tanti lacchè, più o meno pagati, dei quali si circonda per edulcorare la realtà, unico modo per evitare di affrontarla”. Roberto Saviano risponde in un lungo post su Facebook all’attacco del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che lo ha accusato di speculare e ingigantire i problemi della città per fare soldi. “E’ un populista, definizione politica nella quale credo che tutto sommato si riconosca”, replica lo scrittore: “Napoli 4 gennaio 2017: due sparatorie in pieno centro e una bambina di 10 anni ferita in un luogo affollatissimo della città. Ma il sindaco è infastidito dalla realtà, a lui non interessa la realtà, a lui interessa l’idea, quell’idea falsa di una città in rinascita: problema non sono le vittime innocenti del fuoco della Camorra, problema è che poi Saviano ne parlerà”. “Il contesto nel quale nascono e crescono le organizzazioni criminali – sottolinea Saviano -, fatto di assenza delle regole e lassismo, da quando lui è sindaco non solo non è mutato, ma ha preso una piega addirittura più grottesca ora la camorra in città è minorenne e il disagio si è esteso alle fasce anagraficamente più deboli. Ma di tutto ciò lui non ama parlare e detesta che lo facciano altri: pare che la città sia ridotta al salotto di casa sua, a polvere da nascondere sotto al divano. Basta pensare alla superficialità (per non dire al fastidio) con cui il sindaco parla di periferie annegate nel degrado: al sindaco fa schifo Soccavo, fa schifo Pianura, si vergogna del rione Conocal, se ne frega del rione Traiano. Il sindaco è del Vomero, gli piacciono le cose ordinate, pulite”.
IL SINDACO: NON FACCIO PASSI INDIETRO. “E’ inaccettabile la ricostruzione dei fatti che Saviano ha fatto e che segue una sequela di assurde ricostruzioni che Saviano ha fatto negli ultimi tempi. Noi non sottovalutiamo nulla, siamo in strada ogni giorno, Saviano da 6 anni dice che non sta cambiando nulla e questo è inaccettabile perché Saviano ha tutti gli strumenti per conoscere la realtà”. Così a Rainews il sindaco di Napoli ha replicato nuovamente allo scrittore. “Qualcuno dice che i miei toni sono stati eccessivi? Leggere il mio post, io sto per strada, a differenza di tanti politici – dice de Magistris – Vorremmo che Saviano ci desse una mano, venisse a lavorare un pochino con noi invece di pontificare da lontano perché è un’offesa per chi ha scelto di restare e vivere quotidianamente la città. E non ci venga a raccontare la storiella che lui a Napoli non può venire perché è minacciato, c’è tanta gente qui come in altre realtà è minacciata e che lavora quotidianamente. Ognuno fa le sue scelte ma Saviano non ci dia lezioni su come ci dobbiamo comportare”, ribadisce de Magistris. Che non ritiene di dover fare passi indietro sulle sue parole: “Chieda a Saviano se fa un passo indietro – risponde alla domanda – io non penso di dover fare passi indietro né avanti, c’è tanta voglia di giustizia a Napoli per questo reagiamo con passione quando qualcuno offende la nostra città”.