Il direttore di un centro di ricerche scientifiche in Siria, affiliato al regime e considerato al centro della produzione di armi chimiche, è stato ucciso in un attacco dinamitardo contro la sua auto. Lo hanno fatto sapere l’Osservatorio siriano dei diritti umani e un quotidiano pro-regime. Con il generale Aziz Asbar è stato ucciso anche il suo autista, nell’attacco avvenuto nella provincia centrale di Hama. Asbar dirigeva il Centro ricerche e studi scientifici della Siria a Massyaf, nella provincia di Hama, diventato bersaglio il mese scorso e nel settembre 2017 di raid isrealiani. Gli Stati Uniti hanno accusato l’istituto di contribuire allo sviluppo di gas sarin e di essere incaricato della produzione di armi chimiche, ma il regime siriano nega.
Esperti siriani alleati di Damasco si trovano nel centro di Massyaf, dove vengono anche sviluppati missili terra-terra di breve gittata, secondo l’Osservatorio. Il centro è stato colpito da sanzioni imposte da Washington e Parigi. “Il generale era vicino al presidente Bashar Assad e all’Iran”, ha dichiarato l’ong. Il quotidiano filogovernativo Al-Watan ha confermato la sua morte in un’esplosione. Nella guerra in Siria, iniziata nel 2011, sono morte oltre 350mila persone, mentre milioni di altre sono sfollate e rifugiate.