(LaPresse) I resti ossei fossilizzati di un bambino di ominide sono stati scoperti un una grotta in Sudafrica, da un team internazionale di ricercatori. E’ stata rinvenuta una parte di cranio e alcuni denti di un esemplare di Homo naledi: un piccolo che avrebbe tra i 4 e i 6 anni, morto quasi 250.000 anni fa. I resti sono stati trovati in un luogo remoto della grotta, che fa presumere che siano stati portati lì di proposito, in quella che potrebbe essere una tomba. “Se questo teschio è stato spostato da qualche altra parte fino a quel punto si tratta di un notevole livello di interazione con i morti”, ha dichiarato il professor Lee Berger, paleoantropologo dell’Università del Witwatersrand. L’Homo naledi è una specie di ominide trovato nella Grotta dell’Astro nascente, Culla dell’Umanità, a 50 chilometri a nord-ovest di Johannesburg, per la prima volta nel 2015. Risale al Pleistocene medio, un periodo che va dal 335.000 al 236.000 anni fa.
Sudafrica: resti di un bambino ominide trovati in una grotta
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