Torino, 13 dic. (LaPresse) – “La mattina dell’11 settembre era una giornata bellissima e io sono uscito fuori città. Quando sono arrivato però piangevano tutti. Il mio appartamento era a 15 edifici dalle Torri Gemelle. Mi sono sentito fragilissimo. Ci siamo chiesti chi potesse salvarci ma siamo noi a doverci salvare. Bisogna cambiare percezione basandoci sull’empatia e la compassione”. Lo ha detto l’attore Richard Gere, ospite di ‘Che tempo che fa’, parlando degli episodi di violenza nel mondo, a cominciare dagli attentati di Parigi, e ricordando l’attentato alle Torri Gemelle.
Terrorismo, Richard Gere: Empatia e compassione per leggere la realtà
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Torino, 13 dic. (LaPresse) – “La mattina dell’11 settembre era una giornata bellissima e io sono uscito fuori città. Quando sono arrivato però piangevano tutti. Il mio