Navi ferme alle banchine, blocco dei collegamenti con Sicilia, Sardegna e Isole Tremiti. A decretare lo stop è stata Compagnia italiana di navigazione dopo il sequestro dei conti correnti della compagnia da parte dei commissari straordinari di Tirrenia che stanno gestendo la liquidazione. Una decisione che fa infuriare i sindacati che parlano di “gesto irresponsabile” e provocano l’intervento del governo con due ministeri, Trasporti e Sviluppo economico, pronti a rendersi disponibili per garantire i collegamenti. “Il trasferimento delle merci, ed in particolare gli alimentari e i farmaci, sulle isole sono garantiti oltre ai collegamenti con le isole minori”, fa sapere la ministra dei Trasporti Paola De Micheli in serata. Ma i commissari non arretrano e in una nota parlano di “atto dovuto”, assunto per tutelare i creditori.
A far scoppiare la polemica un annuncio della compagnia che rende nota la decisione dei tre commissari di procedere ad un sequestro conservativo sui conti correnti di Cin “malgrado Cin abbia più volte comunicato la propria disponibilità ad offrire, nei limiti del consentito, garanzie di pagamento di quanto reclamato da Tirrenia: la società è liquida ma di fatto il blocco dei conti correnti ne impedisce l’operatività”. Il risultato è che “l’attività della compagnia che svolge in convenzione con lo Stato il servizio di continuità territoriale via mare per le isole, è stata paralizzata e con decorrenza immediata, sarà impossibile continuare lo svolgimento del servizio e le corse già programmate per oggi su tutte le linee in convenzione con la Sardegna, la Sicilia e le Tremiti non verranno effettuate”.
Per Vincenzo Onorato, armatore e presidente di Moby, l’azione dei tre commissari è “di assoluta irresponsabilità”. La famiglia Onorato “non abbandona la Sardegna”, sottolinea l’armatore e garantisce che già da stasera sarà ripristinata come Moby la Civitavecchia-Olbia. A seguire a partire da domani torneranno operative la Genova-Porto Torres e la Napoli-Cagliari.
“Per mesi Tirrenia non ha risposto alle richieste dei commissari e ora non può scaricare le responsabilità sulla politica”, commenta la ministra De Micheli, spiegando che “la pazienza ha un limite e il limite è stato superato”. Per De Micheli il Mit “ha riconosciuto sempre le risorse necessarie a Tirrenia, nei tempi previsti dai termini di legge e dei contratti, garantendo costante attenzione a tutti i problemi nel corso del tempo intervenuti. Confidiamo che domani Onorato si presenti alla riunione per affrontare la situazione con risposte concrete e non con le dichiarazioni che ci è toccato leggere in queste ore”.
Immediata la reazione dei sindacati. “In questa fase si tratta di un’azione assolutamente irresponsabile da parte dei commissari”, dice il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo, secondo cui “sono infatti incalcolabili le ricadute che questo gesto può avere sulla salute delle persone, sull’ordine pubblico e sull’occupazione. Rischiano di rimanere bloccate nei porti le navi che garantiscono la continuità territoriale, un diritto costituzionalmente sancito, facendo venir meno i rifornimenti medici e gli approvvigionamenti da e per le isole. Serve un intervento immediato del Governo”, chiede Colombo.
E i ministeri di Sviluppo e Trasporti annunciano che convocheranno urgentemente il collegio commissariale e Tirrenia Cin, in modo “che possano essere tutelati tutti gli interessi in gioco”. Nello stesso tempio il ministero dei Trasporti assicura che “attraverso l’operatività di altri armatori non ci saranno problemi di trasferimento delle merci, in particolare alimentari e farmaceutiche, e di collegamenti con la Sicilia, la Sardegna e le isole minori e che, in caso di particolari necessità o imprevisti, si attuerà un piano straordinario per tutti i collegamenti”.
Analoghe assicurazioni da parte del segretario della Lega Matteo Salvini: “Siamo al lavoro con i governatori per garantire che Sardegna e Sicilia non rimangano isolate e senza merci. Anche su questo tema offriamo collaborazione al governo: si è perso troppo tempo, sardi e siciliani meritano risposte”.