La procura generale della Cassazione ha avviato accertamenti sulle parole del pm di Genova Enrico Zucca, che ieri ha detto: “Chi ha coperto i nostri torturatori è ai vertici della nostra polizia, come possiamo chiedere all’Egitto con questa voce di consegnarci i loro torturatori?”. Secondo quanto si apprende, le verifiche si concentreranno proprio su quanto affermato dal magistrato in merito ai casi giudiziari legati al G8 di Genova e la morte di Giulio di Regeni.
Oltre far scattare gli accertamenti formali, le dichiarazioni di Zucca, come prevedibile, hanno scatenato non poche polemiche. Uno dei primi a reagire è proprio il capo della polizia Franco Gabrielli: “Mi risuonano ancora più oltraggiose le parole di chi non più tardi di ieri ha detto che ai vertici della Polizia ci sono dei torturatori: noi facciamo i conti con la nostra storia ogni giorno, noi sappiamo riconoscere i nostri errori, noi al contrario di altri sappiamo pesare i comportamenti ma al contrario di altri ogni giorno i nostri uomini e le nostre donne su tutto il territorio nazionale garantiscono la serenità, la sicurezza e la tranquillità”, ha detto ad un evento ad Agrigento, secondo quanto riporta La Stampa.
Per il Consigliere del Csm Claudio Galoppi le parole del sostituto procuratore generale “sono di inaudita gravità e non meritano alcun commento” ed ha sottolineato che spetterà al procuratore generale della Corte di Cassazione, membro di diritto del Csm, “valutare gli eventuali aspetti disciplinari di queste esternazioni”. “L’intervento del Csm è necessario – ha aggiunto Galoppi – che con le linee guida sulla comunicazione degli Uffici giudiziari consentirà ai magistrati di avere criteri di orientamento sulle modalità di esternazioni opportune per rendere un corretto servizio nell’interesse dei cittadini”.