Pogacar, sempre Pogacar, fortissimamente Pogacar. L’asso sloveno della UAE Emirates conquista anche la 18/a tappa del Tour de France, la Pau-Luz Ardiden di 129.7 km con la scalata al mitico Tourmalet, e consolida il primato nella classifica generale. Per il 22enne Pogacar è il terzo successo in questa edizione del Tour dopo la cronometro individuale di Change-Laval e quella di ieri al Col du Portet, sempre sui Pirenei. Nonostante il percorso breve, comunque durissimo, i principali rivali di Pogacar non sono riusciti a staccarlo prima sulle rampe del mitico Tourmalet e poi sulla salita finale verso la stazione sciistica di Luz-Ardiden. Anzi, con un allungo micidiale a circa 500 metri dal traguardo lo sloveno ha preceduto come ieri il danese Jonas Vingegaard del team Jumbo-Visma e Richard Carapaz del team Ineos Grenadiers. Entrambi staccati di circa 2 secondi. Quarto Enric Mas della Movistar Team, staccato di 0.13 secondi.
Le parole dell’asso sloveno
“E’ incredibile, dopo ieri anche oggi mi sentivo bene e sono davvero felice di questa vittoria. Mi sto divertendo molto”, ha dichiarato Pogacar dopo aver tagliato il traguardo. “E’ stata davvero dura sul Tourmalet. C’è stato un passo duro, poi abbiamo dato il massimo sull’ultima salita”, ha aggiunto. Salvo eventi clamorosi, il 22enne dell’UAE Team Emirates dovrebbe essere incoronato campione del Tour per il secondo anno consecutivo a Parigi domenica. L’ultimo ostacolo sarà la cronometro di sabato tra i vigneti del Bordelais, dove Pogacar dovrà difendere 5 minuti e 45 secondi di vantaggio su Vingegaard e 5.51 su Carapaz. “Al 50% è fatta”, ha ammesso. In vista di sabato ha detto: “Ho tanto vantaggio. E’ una disciplina dove tra l’altro ho sempre fatto del mio meglio, sarà un’altra esperienza e vediamo. sono fiducioso”, ha dichiarato Pogacar.
La 18esima tappa
L’inizio della tappa è stato oscurato dalla notizia della perquisizione dell’hotel del team Bahrain Victorious. La polizia francese ha controllato le stanze dei ciclisti nella città sudoccidentale di Pau nell’ambito di un’indagine sul doping. In una dichiarazione il procuratore di Marsiglia incaricato del caso ha affermato che il 3 luglio è stata aperta un’indagine preliminare contro i membri della squadra “per acquisizione, trasporto, possesso, importazione di una sostanza o di un metodo vietato per l’uso da parte di un atleta senza giustificazione medica”. I sette corridori rimasti della squadra hanno comunque avuto il permesso di iniziare la tappa. La frazione ha visto la fuga di quattro corridori tra cui il campione del Mondo Julian Alaphilippe sulle rampe del Tourmalet. Sul mitico colle è passato per primo il francese Pierre Latour della TotalEnergies. A -10 km dal traguardo il gruppo con la maglia gialla ha ripreso anche l’ultimo fuggitivo David Gaudu della Groupama-FDJ, per poi giocarsi la vittoria nel finale. Presente al traguardo ad applaudire i corridori anche il presidente della Repubblica Francese Emanuel Macron. Domani è in programma la 19/a tappa, la Mourenx-Libourne di 207.0 km adatta ai velocisti.