Tunisi (Tunisia), 21 gen. (LaPresse) – Si sono svegliate in una situazione di calma precaria in Tunisia le regioni di Kasserine e Sidi Bouzid, dove ieri gli scontri tra manifestanti e polizia sono proseguiti fino a tarda notte e hanno fatto registrare la prima vittima, un poliziotto, che secondo il ministero dell’Interno è morto a Feriana (nel governatorato di Kasserine) dopo essere stato aggredito dai dimostranti mentre provava a uscire dal veicolo. La vittima, identificata come Sofiène Bouslimi, di 25 anni e originario del governatorato di Jendouba, era in servizio con alcune unità della sicurezza che provavano a disperdere il corteo di Feriana. Nel governatorato di Kasserine i manifestanti hanno sfidato per la seconda sera il coprifuoco imposto martedì dalle 18 alle 5 del mattino: scontri sono stati registrati nei quartieri Ennour ed Ezzouhour di Kasserine, nonché nelle città di Sbiba, Foussana, Jedeliane e Feriana. Cortei di sera anche nella regione di Sidi Bouzid: precisamente a Menzel Bouzayane, Mazzouna e Regueb; in quest’ultima città gli scontri sono proseguiti fino alle 2 di mattina.
Tunisia, primo morto in scontri Kasserine: è agente, disordini nella notte
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