Coronavirus Inghilterra League One e League Two in Inghilterra, club divisi su ripresa campionato e giovedì si vota
Coronavirus Inghilterra League One e League Two al voto . Al dibattito sulla ripresa della Premier League si aggiunge in Inghilterra quello su League One e League Two, campionati gestiti dalla EFL che devono decidere il proprio destino. Sono 47 i club che la prossima settimana (giovedì 14 maggio 2020) dovranno votare se provare a riprendere o meno la stagione e al momento la situazione sembra ancora nebulosa perché le posizioni favorevoli e contrarie potrebbero equivalersi. Tutto, comunque, sarà poi legato alle decisioni del premier Boris Johnson.
Le parole di Rick Parry presidente della EFL
La BBC ha riferito le parole del presidente della English Football League Rick Parry che ha dipinto una situazione drammatica dal punto di vista economico a causa dello stop a causa della pandemia da Covid-19, si parla di un “buco” di 200 milioni di dollari. Il presidente ha parlato di ripartenza da fare in modo corretto e di piani per la ripartenza, ma ha anche fatto capire che manca l’accordo tra presidenti, club, dirigenti, giocatori e anche medici su come e quando si potrà ripartire.
Rick Parry, intervenuto anche in una commissione parlamentare, ha spiegato che la stagione dovrà essere terminata entro il 31 luglio, oltre si creerebbero problemi legali insormontabili per quello che riguarda i contratti dei calciatori.
In Premier si è parlato di campi neutri per giocare, ma la situazione sembra impraticabile per quello che riguarda League One e Two, ma anche per la Championship con 71 club coinvolti nelle tre categorie.
L’ipotesi playoff e playout non piace ai club
Tra le ipotesi di Parry anche la possibilità di ridurre il numero di partite passando direttamente a playoff e playout per promozioni e retrocessioni, ma molti club sarebbero contrari a questa soluzione. Il regolamento della EFL prevede che per cambiare il format del campionato servano i voti del 75% dei club e sembra difficile che questa ipotesi possa averli. Nel caso non si potesse ripartire invece si dovrebbe stilare la classifica sulla base della media punti delle squadre, con la consapevolezza che ci sarebbero ricorsi a pioggia.
Coventry: “Abbiamo spinto per ripartire, ma sembra sempre più difficile”
Dave Boddy, ad del Coventry in League One ha spiegato che servirebbero tre settimane per riportare i giocatori in forma: “Noi abbiamo sempre spinto per la ripresa – ha aggiunto – ma con il passare delle settimane mi sembra sempre più improbabile”.
Rochdale: “Situazione economica disastrosa”
L’amministratore delegato del Rochdale, David Bottomley, ha invece parlato di “Impatto disastroso della pandemia sul mondo del calcio inglese”. “Dobbiamo pensare che potremmo rimanere senza introiti fino al 2021 – ha aggiunto – e tutto questo è drammatico per un club come il nostro. I costi non si sono di certo azzerati in questo periodo e non si azzereranno”.
Gillingham: “Serve un tetto salariale”
Il presidente del Gillingham Paul Scally ha proposto un tetto salariale: “Così il calcio non può andare avanti rimanendo fermo. Bisogna lavorare su un tetto salariale per il futuro”
Peterborough: “Il 50% delle società di League One e Two rischia il fallimento”
Darragh MacAnthony, proprietario del Peterborough United attualmente sesto in League One e a tre punti dalla promozione diretta ha delineato un quadro tragico: “Tra bollette, tasse, salari e costi vari credo che ogni club della nostra categoria perderà tra gli 800mila e i 2 milioni di dollari. Il 50% delle società rischia quindi il fallimento. Bisogna tornare presto a giocare, ovviamente in sicurezza”
Bristol City: “Pronti per ripartire, ma usiamo buon senso”
Lee Johnson, manager del Bristol City settimo in campionato e fuori dai playoff per un punto ha spiegato al DailyMail: “I ragazzi hanno seguito a casa programmi individuali di allenamento, ma credo occorra tempo, forse quattro settimane, prima che i giocatori possano essere nuovamente in forma per giocare sfide ufficiali. Se il governo allenterà il blocco noi siamo comunque pronti a ripartire con gli allenamenti seguendo i protocolli di sicurezza. I miei giocatori vogliono ripartire, ma ovviamente si potrà fare solo quando sarà sicuro farlo. Io sono per ripartire quando possibile, anche a costo di andare oltre il 31 luglio trovando con il buon senso una soluzione per burocrazia e contratti”.
Il bomber dello Swindon Town: “Ci alleniamo a casa per ripartire in sicurezza”
Eoin Doyle dello Swindon Town, capocannoniere della League Two con 25 goal si trova al secondo posto in classifica dietro al Crewe per differenza reti e una gara in meno. Anche lui ha parlato al DailyMail: “Ovviamente mi manca il calcio ma continuo ad allenarmi a casa, come fanno anche i miei compagni. Noi vogliamo tornare ed essere pronti nel momento in cui verremo chiamati a giocare, ovviamente con tutta la sicurezza possibile. Siamo comunque molto preoccupati per la situazione finanziaria”.
Forest Green: “Il campionato deve essere concluso”
Favorevole alla ripartenza anche il Forest Green. Il presidente Green Dale alla BBC ha dichiarato: “Non c’è nessun motivo reale per non finire il campionato. Vogliamo che la stagione sia portata a termine. Ci sono problemi operativi, è vero, ma gli stessi ci saranno anche all’inizio del prossimo campionato. Motivo per cui è meglio testare tutto adesso”.
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