Prove di ritorno alla normalità, anche per il mondo dello spettacolo. E’ in quest’ottica che il Governo olandese ha deciso di dare l’ok a quello che sarà una sorta di esperimento e che, se avrà il successo sperato, potrebbe fare da scuola per gli eventi a seguire in epoca Covid. Durante le serate dell’Eurovision, che si svolgeranno dal 18 al 22 maggio a Rotterdam, sarà consentita la presenza di 3.500 spettatori. Secondo i piani, la Ahoy Arena sarebbe riempita solo per metà e gli spettatori sarebbero tutti sottoposti a tampone prima delle serate. L’Olanda ha già provato alcune aperture parziali, con 1.500 spettatori ad un festival musicale vicino ad Amsterdam a marzo e con 5mila persone presenti ad una partita di calcio della nazionale lo scorso fine settimana.
L’Ebu (Unione europea di radiodiffusione), organizzatrice della manifestazione, “accoglie con favore la decisione del governo olandese” e Martin Osterdahl, supervisore esecutivo dell’Eurovision Song Contest spiega che “prenderemo ora in considerazione le opzioni disponibili e annunceremo maggiori dettagli nelle prossime settimane su come potremo fare entrare in sicurezza il pubblico all’Ahoy a Rotterdam, se la situazione lo consentirà. La salute e la sicurezza di tutti coloro che partecipano all’evento rimangono la nostra massima priorità”. “Come annunciato in precedenza – aggiunge l’Ebu -, tutte le delegazioni, gli artisti e la troupe di produzione seguiranno un protocollo rigoroso e non entreranno in contatto con potenziali membri del pubblico in nessuna circostanza”.
Non è il promo esperimento di questo genere che viene messo in atto in Europa. Lo scorso fine settimana, infatti, circa 5mila persone hanno preso parte al concerto rock del gruppo Love of Lesbian al Palau Sant Jordi di Barcellona, in Spagna, che aveva ricevuto l’ok dalle autorità sanitarie. Anche in quel caso, i partecipanti hanno dovuto sottoporsi al tampone antigenico. Solo sei positivi non hanno ricevuto il via libera per l’ingresso. Dentro al palazzetto, comunque obbligatorie le mascherine, ma niente distanziamento fisico.